Calabria - La sfida dell'invecchiamento e la necessità di politiche per gli anziani
La Confsal chiede un confronto con la Regione per costruire politiche concrete di sostegno agli anziani e alle aree interne
Calabria - La Calabria, come tutta Italia, sta affrontando un progressivo invecchiamento della popolazione, un fenomeno che nei prossimi anni avrà un impatto significativo sulle risorse sociali ed economiche destinate alla cura degli anziani. Nel gennaio 2024, l’indice di vecchiaia della regione è pari al 189%, con quasi due anziani ogni giovane sotto i 15 anni. Questo dato segna un incremento preoccupante rispetto al 2001, quando il rapporto era più equilibrato. Le proiezioni Istat indicano che nel 2030 l'indice di vecchiaia calabrese salirà ulteriormente, con un forte aumento della dipendenza dagli anziani. Il fenomeno dell'invecchiamento incide sulla disponibilità di forza lavoro, la sostenibilità del sistema pensionistico e il welfare in generale. L'indice di dipendenza degli anziani, infatti, è passato dal 25,8% nel 2001 al 37,7% nel 2024, segnalando un evidente squilibrio generazionale. Antonio Lento, Segretario Regionale di CONFSAL Calabria, sottolinea che "la vecchiaia non è solo un processo biologico, ma un fenomeno sociale e culturale che dipende dai contesti territoriali e dalle carenze di servizi adeguati". La mancanza di strutture sociali e culturali in Calabria aggrava il disagio degli anziani, spesso costretti a vivere in isolamento e senza adeguato sostegno. Lento fa appello a un cambiamento culturale e istituzionale per garantire un invecchiamento sano e attivo. "Favorire ambienti inclusivi, combattere l'ageismo e migliorare l'accesso ai servizi sanitari integrati può migliorare la qualità della vita degli anziani", afferma. Tra le proposte avanzate da CONFSAL Calabria c’è la creazione di un Accordo Istituzionale Regionale che preveda un Codice di tutela del Paziente Anziano. Una delle misure richieste è la possibilità, per i pazienti over 70, di essere accompagnati da una persona di fiducia durante i ricoveri e le visite al pronto soccorso, in considerazione della carenza di personale nelle strutture sanitarie. Lento denuncia anche i casi di anziani dimenticati nei pronto soccorso, senza assistenza sanitaria e umana. "È necessaria una rivoluzione nella cultura sanitaria, che metta al centro la persona e non solo la malattia", aggiunge. Un esempio positivo viene dal dott. Emilio Guerra, direttore della rianimazione di Montevarchi, che dal 2019 ha introdotto l’apertura prolungata ai familiari dei pazienti, un'iniziativa che ha migliorato il sostegno emotivo e psicologico ai pazienti, pur rispettando le esigenze sanitarie. Lento sottolinea infine il problema dello spopolamento delle aree interne, che priva molte comunità di servizi e reti sociali essenziali. "Occorrono politiche che promuovano l'invecchiamento attivo, l'inclusione sociale e il coinvolgimento degli anziani nelle attività comunitarie", conclude. Per CONFSAL Calabria è urgente un confronto con la Regione, il Presidente Roberto Occhiuto e gli assessori competenti, per costruire politiche concrete di sostegno agli anziani e alle aree interne. Solo un'azione condivisa potrà restituire dignità e prospettiva a una società che rischia di dimenticare i suoi anziani e le sue comunità più vulnerabili.
18.5°