Cassano all'Ionio - Il Parco Archeologico di Sibari segna un altro traguardo
Con il 28,1% di crescita rispetto al 2024, il Parco di Sibari continua a conquistare visitatori, grazie a un'offerta culturale sempre più ampia

Cassano all'Ionio - Il 2025 segna un nuovo traguardo nella straordinaria parabola di crescita che negli ultimi anni sta caratterizzando i due grandi Parchi Archeologici della Calabria, riuniti in un unico polo di valorizzazione culturale. Nei mesi di giugno, luglio e agosto i Parchi di Crotone e Sibari hanno accolto complessivamente 143.456 visitatori, con un incremento del 24,1% rispetto all’estate 2024 e con numeri maggiori di circa cinque volte rispetto al trimestre estivo del 2019, anno pre-pandemia, quando si erano registrate 27.155 presenze.
Significativa la crescita del Parco Archeologico di Sibari, antica metropoli della Magna Grecia, che negli scavi continua a restituire reperti unici e suggestioni di un passato che ancora parla al presente. Nel Parco e nel Museo di Sibari, oltre che nel Museo Archeologico di Amendolara, le presenze hanno raggiunto quota 41.512, con una crescita del 28,1% rispetto all’estate del 2024 (32.399) e, anche in questo caso, con una percentuale sette volte maggiore rispetto al 2019 (5.482).
Accanto alle visite tradizionali ai musei e ai parchi, l’estate 2025 è stata caratterizzata da un ricco calendario di eventi che hanno moltiplicato l’attrattività dei siti, richiamando un pubblico ancora più ampio. In primo piano il #Sibarinprogress 2025, rassegna itinerante che, dal 3 luglio al 14 agosto, ha intrecciato musica, arte, showcooking e valorizzazione archeologica, attraverso tre festival in un unico format: la 3ª edizione di SybarisArte, la 3ª edizione del Magna Graecia Jazz Fest e la 2ª edizione del Sybaris Folk.
Un ruolo di assoluto rilievo ha avuto la 2ª edizione di Vinitaly & The City, ospitata nel Parco di Sibari dal 18 al 20 luglio, grazie al sostegno concreto della Regione Calabria, che ha confermato la centralità dei Parchi Archeologici di Sibari e Crotone nelle politiche culturali e turistiche regionali. L’evento, riconosciuto come uno dei più importanti appuntamenti enogastronomici e culturali a livello nazionale, ha portato nei siti archeologici itinerari sonori, degustazioni guidate, showcooking, laboratori sensoriali, talk e performance musicali, incrementando l’attrattività internazionale non solo della Sibaritide, ma dell’intera Calabria e rafforzando il legame indissolubile tra patrimonio culturale e produzioni d’eccellenza del territorio.
Nell’estate 2025, a sancire l’importanza nazionale del lavoro svolto in questi anni, i Parchi hanno accolto la visita di due Ministri. L’on. Alessandro Giuli, titolare della delega alla Cultura, ha apprezzato il lavoro portato avanti a Crotone, definendone la gestione “più che svizzera”. Il Ministro dell’Agricoltura, on. Francesco Lollobrigida, dal Museo di Sibari – dove si è tenuta la Commissione Nazionale per le Politiche Agricole – ha invece sottolineato la capacità di sviluppare nuove sinergie tra i luoghi della cultura, le politiche di sviluppo regionali e l’imprenditoria del territorio.
Ma il successo estivo si colloca lungo una traiettoria già tracciata, che negli ultimi anni ha visto i Parchi Archeologici di Crotone e Sibari confermare e ampliare attrattività e ruolo a livello nazionale. Nel quadriennio 2021-2024, infatti, si è passati dai 67.910 visitatori del 2021 ai 132.622 del 2022, ai 153.688 del 2023 e ai 215.337 del 2024: un percorso che, complessivamente, ha portato nelle due sedi oltre mezzo milione di visitatori (569.000 persone). Numeri che raccontano una progressione significativa e che hanno preparato il terreno ai risultati, ancora più rilevanti, che stanno caratterizzando il 2025, anno in cui – da gennaio a fine agosto – le presenze hanno già raggiunto quota 201.103, avvicinandosi con largo anticipo ai livelli record dello scorso anno.
“Questi numeri non rappresentano solo il successo dell’estate 2025 – sottolinea Filippo Demma, direttore dei Parchi Archeologici di Crotone e Sibari – ma la conferma di un percorso di crescita e di consolidamento che rafforza la funzione dei Parchi come presidi culturali e motori di sviluppo per il territorio. La crescente attenzione dei visitatori testimonia l’importanza dei nostri siti ed il ruolo che possono svolgere nello sviluppo culturale, turistico e identitario della Calabria. È un risultato che ci gratifica – aggiunge Demma – ma che ci ricorda la responsabilità di continuare a migliorare l’accoglienza, ampliare l’offerta culturale e rendere questi patrimoni sempre più accessibili e comprensibili”.
Il trend positivo conferma come Crotone e Sibari non siano soltanto luoghi della bellezza e della memoria, ma simboli vivi della Magna Grecia, capaci di generare valore per l’intero territorio calabrese e di proiettare un’immagine dinamica e attrattiva della Calabria in Italia e all’estero.