Calabria - Tentato incendio a un battello pulisci mare

Occhiuto: «Atto vigliacco e intimidatorio contro chi difende il nostro ambiente»

A cura di Redazione
03 settembre 2025 10:48
Calabria - Tentato incendio a un battello pulisci mare -
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Calabria - Un grave gesto intimidatorio ha scosso questa notte il porto di Campora, dove ignoti hanno tentato di incendiare uno dei sei battelli "pulisci mare" utilizzati dalla Regione Calabria nell’ambito di un importante progetto di tutela ambientale. Si tratta di un tentato sabotaggio ai danni di un'iniziativa che, per il terzo anno consecutivo, contribuisce attivamente alla salvaguardia della qualità delle acque e delle coste calabresi, in particolare lungo il versante tirrenico.

Le imbarcazioni, impiegate durante il periodo estivo, hanno finora coperto oltre 9.500 miglia nautiche, permettendo di raccogliere circa 2.000 kg di rifiuti ogni estate, tra plastica, legno e schiume inquinanti, rappresentando uno degli strumenti più innovativi a livello nazionale nella lotta all’inquinamento marino.

Il tentativo di incendio è stato definito un “atto vigliacco e intimidatorio” da fonti istituzionali regionali, che hanno espresso piena solidarietà al personale impegnato nel progetto, lodandone l’impegno quotidiano a tutela di un ecosistema fragile e strategico per l’intera regione.

“Chi ha commesso questo gesto sappia che la Regione non arretrerà di un millimetro nel contrasto a qualsiasi forma di criminalità che danneggia le nostre comunità e l’ambiente”, si legge nella nota.

Il progetto dei battelli pulisci mare rientra in una strategia più ampia promossa dalla Giunta regionale, finalizzata al rafforzamento delle politiche ambientali e al miglioramento della qualità del mare calabrese, obiettivo che ha già contribuito a posizionare la Calabria tra le regioni italiane più attente alla salubrità delle acque costiere.

Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per fare luce sull’accaduto e risalire ai responsabili. L’auspicio delle istituzioni è che i colpevoli vengano presto identificati e assicurati alla giustizia, per rispondere di un gesto che non colpisce solo un bene pubblico, ma simbolicamente tutta la comunità calabrese e il suo impegno per la tutela ambientale.

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