Calabria – Lo sport a scuola come via educativa: il ritorno alle radici della Magna Grecia

Dalla filosofia pitagorica alla pratica sportiva: un percorso per formare giovani consapevoli e sani

A cura di Redazione
24 settembre 2025 15:30
Calabria – Lo sport a scuola come via educativa: il ritorno alle radici della Magna Grecia -
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Calabria - Non si tratta solo di vincere medaglie o salire sul podio. Nei cortili e nelle palestre delle scuole calabresi sta tornando a pulsare un’antica vocazione: quella di un’educazione che armonizza corpo e mente, allenamento fisico e crescita interiore. È un richiamo che attraversa i millenni, riaffiorando dalle profonde radici della tradizione magno-greca. L’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, tramite il Coordinamento per l’Educazione Motoria, Fisica e Sportiva (EMFS), non si limita a promuovere lo sport: mira a creare un vero e proprio spazio formativo dove lo studente diventa protagonista attivo della propria crescita, non solo atletica ma soprattutto civica e sociale.

Il modello ispiratore di questo progetto affonda le sue origini in tempi antichi, ma parla ancora oggi con forza: la scuola pitagorica di Crotone, risalente al VI secolo a.C., dove corpo e mente venivano allenati in perfetto equilibrio, guidati da principi come armonia, disciplina e ricerca del miglioramento personale (areté). Da qui prende forma l’ideale della kalokagathía, il concetto di “bello e buono”, che oggi si traduce in un piano educativo e sociale centrato sullo sport come strumento per contrastare la sedentarietà e l’obesità nei più giovani; prevenire fenomeni di disagio e devianza; rafforzare l’identità e il senso di appartenenza alla comunità.

Il Report delle Attività 2024–2025 racconta l’energia di un sistema in movimento:

  • 288 istituti scolastici coinvolti,

  • oltre 250.600 alunni partecipanti,

  • 195 Centri Sportivi attivi,

  • più di 9.000 studenti protagonisti dei Giochi della Gioventù e delle competizioni scolastiche,

  • 868 docenti di Educazione Fisica impegnati sul campo.

Questi numeri non sono solo statistiche: rappresentano la geografia viva di una Calabria che sceglie di puntare sulle nuove generazioni come sul suo tesoro più prezioso.

Discipline classiche e moderne si affiancano in un’offerta variegata che va dall’atletica leggera – che richiama gli antichi “Giochi della Grecia d’Occidente” – al volley, dal calcio a 5 al baskin (basket integrato), fino a sport innovativi come il badminton e l’orienteering. Ogni attività è occasione di apprendimento, ogni campo diventa un luogo dove si sperimenta il rispetto, la collaborazione e la fiducia reciproca.

A rendere possibile tutto questo è una rete virtuosa che unisce scuola, associazioni, istituzioni locali e imprese. Una sinergia che fa dello sport un pilastro educativo e civile, restituendo centralità allo studente e al suo percorso di crescita.

L’obiettivo dell’USR Calabria non è accumulare trofei, ma gettare le basi per un futuro sano e armonioso. Una visione che punta a una Calabria “bella da vivere e da abitare”, dove l’eredità culturale pitagorica non è solo memoria storica, ma energia che continua a nutrire il presente.

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