Video Calabria tra tradizione e innovazione, una sfida che guarda al futuro

L'editore Salvatore Gaetano: «Abbiamo messo le persone al primo posto, il futuro è nell'accessibilità e nei giovani»

A cura di Redazione
31 dicembre 2025 12:59
Video Calabria tra tradizione e innovazione, una sfida che guarda al futuro -
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Calabria - Si dice che le strade dritte abbiano mai prodotto bravi piloti. La tentazione di cedere ad un percorso comodo è comprensibile, ma se si va in direzione opposta, che comporta il dover superare gli ostacoli senza scendere a compromessi, rischiare qualche inciampo, sentire che le gambe bruciano sotto il peso della salita, alla fine la soddisfazione è impagabile. Nell’anno che si chiude, Video Calabria ha fatto una scelta di palinsesto nel rispetto sia delle esigenze editoriali, sia di quelle economico-strategiche, che se già erano sacrosante ora sono addirittura vitali.

“Una tv privata deve servire il territorio – sostiene l’editore, Salvatore Gaetano – altrimenti è come se non esistesse. Noi nel 2025 abbiamo fatto una scelta precisa, ovvero quella di mettere le persone, e dunque i telespettatori, al primo posto. Abbiamo investito molto su trasmissioni di intrattenimento mirate, sui programmi musicali. È una strada più complessa, sarebbe stato più facile pensare a consolidare, ma questo ci ha consentito di fidelizzare maggiormente i nostri telespettatori. Video Calabria si avvicina ai 50 anni di vita, ormai è una signora di una certa età, ma non ha perso il gusto della sfida e della sperimentazione: abbiamo capito che chi ci segue non vuole solo un racconto, ma soprattutto approfondimenti”.

Nel 2026 quali saranno le novità? 

“Beh, tante, e non è saggio preannunciarle. Ma una la voglio anticipare: introdurremo nei nostri programmi i sottotitoli, e saremo i primi a farlo in Calabria e fra le poche emittenti meridionali ad averci pensato. Per noi l’accessibilità dei contenuti è fondamentale, specie nel tempo in cui le OTT ormai dettano legge. Ritengo che quello di allargare la platea potenziale possa essere un progetto vincente per il 2026 e per il futuro”.

A proposito: ormai non è possibile immaginare la tv senza il web, anche perché il volume di contenuti e la massa di investimenti pubblicitari che vi si sta spostando è enorme. E sul web, per quel che riguarda il settore dell’informazione, è in arrivo una modifica non sostanziale ma rilevante: di che si tratta?

“È vero, abbiamo scelto di separare l’informazione pura ed il palinsesto. Per quest’ultimo c’era e ci sarà www.videocalabria.tv, mentre per le news nasce www.videocalabria.it. Credo si tratti di una scelta di chiarezza doverosa verso i telespettatori: l’informazione da una parte, la televisione dall’altra”.

Cosa augura e cosa si augura per il 2026? È in atto una transizione: farà sempre più largo ai giovani?

“C’è un percorso interno, è avviato da tempo, ma non si tratta solo di quello. Tanti giovani si stanno avvicinando a noi, ci chiedono di entrare a far parte della nostra squadra. È un segnale importante, questo: molti ritengono che la tv sia un mezzo di comunicazione non più adeguato, o addirittura superato, invece è tuttora attrattivo. E ci consente di vivere da protagonisti un momento storico straordinario: da qualche anno l’Europa e il mondo si sono accorte che la nostra è una regione bellissima, questa crescita di considerazione la raccontiamo ogni giorno. E ne siamo felici. Bisogna proseguire con ancor più forza su questa strada, nel 2026 i successi della Calabria possono coincidere anche coi nostri. È un auspicio, ed è il migliore augurio che posso fare e farmi”.

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