Unrae, ad agosto il mercato autovetture europeo registra una crescita del 4,7%

I cinque principali mercati europei mostrano nel mese andamenti eterogenei: in testa alla classifica della crescita la Spagna

25 settembre 2025 15:42
Unrae, ad agosto il mercato autovetture europeo registra una crescita del 4,7% -
Condividi

ROMA (ITALPRESS) – Ad agosto mercato autovetture europeo registra una crescita del 4,7% e 791.349 nuove immatricolazioni, a fronte delle 755.473 unità dello stesso mese del 2024. Il periodo gennaio-agosto rimane stagnante (+0,4%) totalizzando 8.691.840 vetture rispetto alle 8.660.168 negli 8 mesi dell’anno precedente. La perdita rispetto al pre-pandemia resta gravissima: -26,3% in agosto e -19,8% negli otto mesi.

I cinque principali mercati europei mostrano nel mese andamenti eterogenei: in testa alla classifica della crescita la Spagna, con un robusto +17,2%, seguita a distanza da Germania (+5,0%) e Francia (+2,2%). In calo invece, rispettivamente del 2,0% e del 2,7%, Regno Unito e Italia. Nel cumulato dei primi otto mesi, la Spagna mantiene la leadership con un incremento del 14,6%, e il Regno Unito cresce del 2,1%, mentre arretrano Germania (-1,7%), Italia (-3,7%) e Francia (-7,1%).

Questa dinamica ha comportato per l’Italia il ritorno in quarta posizione, sia in agosto che negli 8 mesi, dopo aver occupato il terzo posto a luglio e nel cumulato dei primi sette mesi dell’anno. Nelle vetture ricaricabili si confermano le difficoltà dell’Italia, all’ultimo posto tra i major market con una quota dell’11,8% (4,9% le elettriche pure e 6,9% le ibride plug-in). Il divario rispetto agli altri paesi appare considerevole: la Germania raggiunge il 30,6% di share per le vetture ricaricabili con il 19,0% di BEV e l’11,6% di PHEV, il Regno Unito tocca il 38,3% suddiviso tra il 26,5% di elettriche pure e l’11,8% di ibride plug-in, la Francia si attesta al 26,0% con il 19,3% di BEV e il 6,7% di PHEV, mentre la Spagna registra il 24,4% ripartito tra l’11,5% di auto elettriche e il 12,9% di ibride ricaricabili.

A livello europeo complessivo, le vetture ricaricabili nel mese rappresentano il 30,6% del mercato, con le BEV al 20,2% in crescita di 3,5 punti percentuali e le PHEV al 10,4% con un incremento di 3,4 punti percentuali. La situazione italiana appare ancora più critica osservando i dati cumulativi di gennaio-agosto, dove il nostro Paese mantiene l’ultima posizione tra i cinque mercati principali con una quota di vetture ricaricabili del 10,8% suddivisa tra il 5,2% di BEV e il 5,6% di PHEV. In prima posizione invece il Regno Unito raggiunge il 32,5% ripartito tra il 21,9% di BEV e il 10,6% di PHEV, la Germania totalizza il 28,1% con il 18,0% di elettriche pure e il 10,1% di ibride plug-in, la Francia si posiziona al 23,8% con il 17,7% di auto elettriche pure e il 6,1% di ibride ricaricabili, mentre la Spagna registra il 18,0% suddiviso tra l’8,1% di BEV e il 9,9% di PHEV.

Nel complesso del mercato europeo, negli 8 mesi le vetture ricaricabili coprono il 26,7% di quota, con le BEV al 17,7% in aumento di 3,6 punti percentuali e le PHEV al 9,0% con una crescita di 1,9 punti percentuali. Lo scorso 12 settembre si è tenuto il terzo appuntamento del c.d. “Dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica europea”, durante il quale è stata sottolineata l’urgenza di implementare rapidamente il “Piano d’Azione per l’Automotive”. Le tematiche centrali hanno riguardato il consolidamento della posizione europea nel settore dei veicoli elettrici, l’accelerazione dell’innovazione per vetture autonome e connesse e il potenziamento dell’industria europea nella produzione di batterie. L’esecutivo comunitario ha manifestato l’intenzione di promuovere la produzione europea di automobili elettriche di piccole dimensioni e dal prezzo competitivo.L’UNRAE parteciperà alla consultazione pubblica sui regolamenti riguardanti le emissioni di CO2 per vetture e veicoli commerciali leggeri, iniziativa avviata il 7 luglio scorso dalla Commissione Europea con termine fissato al 10 ottobre. “Riguardo agli incentivi nazionali per i veicoli elettrici, lunedì scorso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha comunicato l’apertura della piattaforma per la registrazione dei concessionari, prevista dal DM 08.08.25. Non è stato invece introdotto il criterio dell’Eco-score, anch’esso previsto dal decreto, che alla vigilia ci si attendeva fosse ricalcato sul modello francese. La richiesta di non adottarlo era stata avanzata con determinazione da UNRAE, che ha ottenuto questo importante risultato, grazie anche alla costante attività di rappresentanza istituzionale, basata su argomentazioni solide e documentate. Ora clienti e operatori attendono la piena operatività del sistema di incentivi, la cui mancata attivazione sta causando da 2 mesi una situazione di stallo nel mercato”, dichiara il Direttore Generale Andrea Cardinali.Ad agosto si aggrava il divario dell’Italia dal resto d’Europa per la penetrazione delle auto elettriche pure, 4,4 volte inferiore rispetto alla media degli altri Paesi con il 4,9% contro il 21,6%. Un preoccupante distacco di 16,7 punti percentuali, che si è ulteriormente ampliato rispetto ai 14,3 di agosto 2024. Per quanto concerne le flotte aziendali, l’Associazione evidenzia da anni la necessità imprescindibile di rivederne il trattamento fiscale in chiave “green” attraverso l’incremento della detraibilità dell’IVA e della deducibilità dei costi, oltre alla riduzione del periodo di ammortamento. La Delega Fiscale, di recente prorogata al 31 dicembre 2026, costituisce un’opportunità fondamentale per realizzare tali modifiche.Rimangono invariate anche le altre priorità per accelerare il processo di transizione energetica, che comprendono in primis lo sviluppo estensivo delle infrastrutture di ricarica elettrica e di rifornimento di idrogeno, e la riduzione dei costi di ricarica per renderli più accessibili agli utenti.

– foto: ufficio stampa Unrae –

(ITALPRESS).

✅ Fact Check FONTE VERIFICATA

Segui CosenzaOk