Premio Clementina di Calabria, svelati i primi vincitori
Antonio Fuoco e Ferruccio Cerasaro premiati domenica 21 dicembre in Piazza Steri nell’ambito di “Natale al Centro”
Corigliano Rossano, 20 dicembre 2025 – Il Consorzio delle Clementine di Calabria IGP annuncia la prima edizione del Premio Clementina, un riconoscimento che nasce con l’obiettivo di valorizzare persone e percorsi capaci di generare valore condiviso e di raccontare il territorio attraverso talento, lavoro e visione.
Il Premio Clementina, che sarà consegnato domenica 21 dicembre alle ore 20.30 in Piazza Steri, a Corigliano Rossano, nel contesto dell’evento “Natale al Centro”, è realizzato con il patrocinio del Comune di Corigliano Rossano e in partnership con l’associazione Mezzafesta, ideatrice del premio. Un progetto culturale e mediatico pensato per incidere in modo concreto sul posizionamento della Clementina di Calabria IGP, rafforzandone la riconoscibilità non solo come eccellenza agricola certificata, ma come espressione di un territorio dinamico, capace di produrre qualità, competenze e storie di respiro nazionale e internazionale.
Per questa prima edizione il Consorzio svela i nomi dei primi premiati: Antonio Fuoco e Ferruccio Cerasaro. Due figure che, attraverso percorsi differenti ma accomunati da visione, competenza e radicamento territoriale, incarnano la capacità di trasformare il legame con la Calabria in valore riconosciuto oltre i confini locali.
A sottolineare il significato del Premio Clementina è la presidente del Consorzio Maria Salimbeni, che dichiara: «La prima edizione del Premio “Clementina” segna un ulteriore passaggio nel percorso di valorizzazione che il Consorzio porta avanti da anni. Vogliamo che la Clementina di Calabria sia riconosciuta non solo per la sua qualità certificata, ma anche per il sistema di valori, persone e competenze che rappresenta. Questo premio nasce per creare valore condiviso, per raccontare il territorio attraverso storie credibili e per rafforzare un posizionamento che unisce agricoltura, cultura e comunità in una visione comune».
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