“Parole (S)connesse”: a Cosenza un incontro sulla violenza di genere online
Per affrontare questo fenomeno crescente e spesso sottovalutato, domani alle ore 17:00 presso l’Hotel San Francesco di Rende si terrà l’evento “Parole (S)connesse – Violenza di genere online”,
La violenza di genere si sta spostando sempre più nello spazio digitale. Minacce, molestie, cyberbullismo e diffusione non consensuale di contenuti colpiscono donne e persone LGBTQ+, limitandone libertà, sicurezza e partecipazione alla vita pubblica. Per affrontare questo fenomeno crescente e spesso sottovalutato, domani alle ore 17:00 presso l’Hotel San Francesco di Rende si terrà l’evento “Parole (S)connesse – Violenza di genere online”, promosso dalle sezioni di Cosenza e Rende della Fidapa BPW Italy e dal Club Inner Wheel Cosenza, in collaborazione con l’Università della Calabria.
L’incontro si aprirà con i saluti istituzionali di Rosaria Guzzo, presidente della sezione di Cosenza di Fidapa BPW Italy; Sandra Nanci, presidente della sezione di Rende; e Concetta Ambrosio, presidente del Club Inner Wheel Cosenza Distretto 211. Nelle loro dichiarazioni, le rappresentanti delle associazioni hanno sottolineato l’urgenza di porre l’attenzione sulla violenza di genere e sull’impatto crescente della dimensione digitale, proponendo strumenti di prevenzione e sensibilizzazione.
«La violenza di genere è un problema che attanaglia la nostra società – ha dichiarato Rosaria Guzzo –. Con questo incontro, curato dalla professoressa Costabile e dall’avvocato Candelise, insieme alle nostre socie e a docenti universitari emeriti, vogliamo approfondire in particolare l’aspetto online, portando alla luce i diversi aspetti del fenomeno e le strategie di contrasto».
Gli interventi scientifici saranno affidati a due docenti dell’Università della Calabria: Simona Perfetti, docente di Pedagogia Generale, e Giovanna Vingelli, docente di Sociologia delle discriminazioni di genere.
Simona Perfetti parlerà de “L’odio online nella società contemporanea. Percorsi pedagogici di educazione alla fragilità”, analizzando le dinamiche di aggressività sui social media e le modalità con cui l’odio digitale si riverbera sulle emozioni e sulla percezione di sé degli individui. Parole chiave del suo intervento saranno: odio online, fragilità, educazione, emozioni.
Giovanna Vingelli affronterà il tema della violenza di genere online come estensione digitale di pratiche di controllo, intimidazione e discriminazione già presenti nella vita reale. «La violenza digitale – spiega Vingelli – incide profondamente sulla libertà di espressione, la partecipazione civica e la sicurezza psicologica delle vittime, colpendo in modo sproporzionato donne attive nello spazio pubblico e persone LGBTQ+. Il nostro obiettivo è proporre strategie di contrasto concrete, dai programmi di educazione al digitale e al consenso, a percorsi di alfabetizzazione emotiva e media education, fino alla promozione di ambienti online sicuri attraverso campagne di sensibilizzazione, codici di condotta e sistemi di segnalazione efficaci, in una prospettiva intersezionale e multidisciplinare».
A moderare l’incontro sarà Federica Candelise, socia Fidapa BPW Italy e referente della sezione di Cosenza contro la violenza di genere. L’evento si concluderà con le osservazioni finali di Angela Costabile, vicepresidente di Fidapa BPW Italy, sezione di Cosenza.
L’incontro rappresenta molto più di un momento informativo: è un’occasione per comprendere le radici culturali e sociali della violenza di genere nel contesto digitale, riflettere sulle dinamiche di potere che si perpetuano online e individuare strumenti concreti di prevenzione e tutela. Approcciare il tema in chiave multidisciplinare permette di coniugare ricerca accademica, intervento educativo e strategie di governance degli spazi digitali, offrendo un quadro completo che va oltre il semplice fenomeno emergente. Sensibilizzare la comunità significa anche promuovere una cultura digitale consapevole, dove il rispetto, l’educazione emotiva e la responsabilità condivisa diventano strumenti quotidiani per costruire ambienti online più sicuri e inclusivi, in grado di contrastare efficacemente ogni forma di abuso e discriminazione.
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