Mendicino, proseguono gli appuntamenti di “Sguardi al Sud” tra musica, teatro e poesia
Dal folk-rock d’autore a Pasolini, fino a Dickens: un viaggio culturale tra memoria, utopia e rinascita
Il secondo appuntamento di “Sguardi al Sud”, il 15 novembre, sarà un tuffo nel folk-rock d’autore con “Winterflowers” di Marco Grompi e Michele Fortis Duo, un emozionante omaggio a Neil Young. Un progetto che nasce da un’amicizia artistica lunga quarant’anni. Grompi e Fortis, un tempo noti come Crossroads, tornano a far vibrare quelle “canzoni di gioventù” che avevano custodito per decenni: brani originali, armonie acustiche e atmosfere che evocano Bob Dylan, Joni Mitchell e Jackson Browne.
Il loro nuovo album Winterflowers (Tube Jam Records, 2024) è il primo passo di una ritrovata complicità musicale e umana. È un ritorno alla giovinezza, ma anche un atto di audacia; un abbraccio fra passato e rinascita. La musica diventa così un eterno secondo tempo della vita.
Il teatro entrerà in scena il 23 novembre con L’Italia “s’è desta – Un piccolo [falso] mistero italiano”, per la regia di Rosario Mastrota. Con la Compagnia Ragli, il palco si trasforma in spazio di denuncia e memoria, capace di rendere il surreale specchio della realtà. Protagonista Dalila Cozzolino, nei panni di Carletta, la “scema del paese”, unica testimone di un rapimento bizzarro e inquietante: la ‘ndrangheta ha sequestrato il pullman della Nazionale italiana di calcio, a soli due mesi dai Mondiali.
Tra satira corrosiva e tragedia sottile, la pièce mette a nudo il rumore mediatico che acceca la verità, evidenziando chi, pur parlando sottovoce, continua a testimoniare con coraggio. È un teatro che scuote, riflette e provoca, trasformando la risata in presa di coscienza.
Il 29 novembre sarà la volta di “Pasolini e la Calabria”, una reading performance curata da Carlo Fanelli, pensata per esplorare il profondo legame tra il poeta e la nostra terra. Un incontro che fonde letteratura e performance, dove le parole di Pasolini risuonano tra memoria, paesaggio e identità culturale.
L’ingresso è gratuito: un’occasione preziosa per riscoprire la connessione tra l’intellettuale friulano e il Sud, tra poesia e territorio, lasciandosi attraversare dall’intensità di uno sguardo che continua a interrogare il presente.
Il 30 novembre, la Compagnia Officine Jonike Arti condurrà il pubblico nel regno dell’utopia con “Uccelli o della città sognata”. Drammaturgia a cura di Maria Milasi ispirata ad Aristofane, con la regia di Americo Melchionda. Un volo teatrale visionario e ironico con Kristina Mravcova, Maria Milasi, Thekla De Marco e lo stesso Melchionda. Una favola moderna che si interroga sulla possibilità di costruire una città ideale, laddove la realtà sembra ormai smarrita.
Le Musiche del Mare, in programma il 7 dicembre, invita a navigare tra le correnti del Mediterraneo, ascoltandone il respiro, le onde e le storie che porta con sé. Jenny Sorrenti, interprete della canzone partenopea d’autore, e Piero Viti alla chitarra accompagneranno il pubblico in un percorso sonoro che abbraccia Spagna, Irlanda, Napoli e oltre.
Tra brani tradizionali rivisitati, omaggi a Pino Daniele e composizioni inedite, la serata si tingerà di luce e malinconia, evocando emozioni sospese tra memoria e orizzonte, tra sogno e realtà di un mare che non smette mai di parlare.
Il 13 dicembre, la potenza del mito invaderà la scena con “Cantica Antigonae” a cura della Compagnia Astragali Teatro. Frutto di due anni di ricerca e residenze internazionali, lo spettacolo rilegge il mito di Antigone attraverso la filosofia di María Zambrano, restituendole la voce di donna, di pietà e di resistenza. Antigone è sepolta viva, ma continua a parlare: un grido poetico contro l’indifferenza e la violenza, un canto di libertà che attraversa il tempo.
Gran finale il 14 dicembre con un classico senza tempo: “Canto di Natale” di Charles Dickens, nella rivisitazione della Compagnia Porta Cenere. Una storia di redenzione e di luce, di ombre che si sciolgono nel calore della compassione. Un invito a riscoprire la gentilezza come forza rivoluzionaria, in un mondo che ha urgente bisogno di umanità.
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