I pastori del presepe calabrese, ecco quale non può mancare
Ogni figura ha un ruolo preciso e un significato. Tra questi, i pastori sono senza dubbio protagonisti indiscussi, simbolo di umiltà, semplicità e devozione
Il presepe è uno dei simboli più forti e radicati della tradizione natalizia, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. La sua magia non risiede solo nella rappresentazione della nascita di Gesù, ma anche nell'armonia che riesce a creare tra i vari elementi che lo compongono. Ogni figura ha un ruolo preciso e un significato. Tra questi, i pastori sono senza dubbio protagonisti indiscussi, simbolo di umiltà, semplicità e devozione. Allestirlo singifica condividere un momento che non solo ripercorre una storia che scalda i cuori, ma vuol dire anche stare insieme, aiutarsi e rendere unico ogni pezzo. Insomma, oltre all'allestimento dell'albero di natale e alla preparazione dei dolci tipici di questo periodo è arrivato il momento di dedicarsi anche alla realizzazione di quella che in ogni casa diventa una vera opera d'arte. E così tra una crustolata e l'altra, tra un giro a sette e mezzo e una tombolata è arrivato il momento di scegliere tutto l'occorrente per il presepe partendo ovviamente dalla scenografia e dalla meticolosa ricerca di quei pastorelli che proprio non possono mancare. Ovviamente non possiamo dimenticare la natività, e quindi Maria, Giuseppe, gesù, il bue e l'asinello. Immancabile anche l'Angelo sulla grotta. E per il resto? Ecco chi proprio non può mancare:
Il Pastore della Madonna
Nella tradizione calabrese, un pastore molto significativo è il "pastore della Madonna". Questo personaggio è rappresentato solitamente con un'espressione di grande devozione e rispetto, in segno di omaggio alla Madre di Gesù. Indossa abiti tradizionali e ha un atteggiamento che riflette la cultura di accoglienza e di venerazione che caratterizza il popolo calabrese. Il pastore della Madonna è il simbolo della pietà popolare, che fa sì che la sacra famiglia venga celebrata anche attraverso le figure più umili.
Il Pastore con il Capretto
Il capretto è uno degli animali più rappresentativi della tradizione pastorale calabrese, ed è naturalmente presente nel presepe sotto forma di pastore che lo porta come dono. Il pastore con il capretto è simbolo di prosperità e speranza.
Il suonatore
Non può mancare il pastore che suona uno strumento musicale, tipicamente la zampogna o la lira, strumenti legati profondamente alla tradizione musicale calabrese. Questo pastore, che suona per celebrare la nascita di Gesù, incarna l’allegria e la festa del Natale, ma anche la connessione tra la musica popolare e la spiritualità. La zampogna, in particolare, ha un significato simbolico profondo nelle tradizioni del sud Italia, ed è spesso vista come una "voce" che si leva per annunciare la nascita del Salvatore.
La Florovivaista
Porta con sé simbolicamente la speranza di un raccolto abbondante, la rigenerazione della vita e la cura della terra. La sua presenza sottolinea l'importanza della natura e dell'ambiente, che accompagna la sacra famiglia nella sua umiltà.
L'oste
Una figura che rappresenta un'importante tradizione di accoglienza e convivialità che affonda le radici nella cultura locale. Sebbene non sia un personaggio tradizionalmente associato alla scena della natività, l'oste è una figura che racconta molto della vita rurale e delle abitudini di chi, nel passato, viveva nelle campagne e nei piccoli borghi della Calabria.
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