E' nato un nuovo presidio: l'arancia bionda tardiva di Trebisacce

La Calabria di Slow Food si arricchisce di un nuovo presidio. È l’Arancia Bionda Tardiva di Trebisacce, agrume della costa jonica che cresce nelle storiche “vigne” della cittadina calabrese e ha la ca...

A cura di Redazione
28 maggio 2025 21:00
E' nato un nuovo presidio: l'arancia bionda tardiva di Trebisacce -
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La Calabria di Slow Food si arricchisce di un nuovo presidio. È l’Arancia Bionda Tardiva di Trebisacce, agrume della costa jonica che cresce nelle storiche “vigne” della cittadina calabrese e ha la caratteristica di maturare più tardi rispetto alle altre varietà in commercio: il frutto, infatti, rimane sulle piante fino a maggio e giugno.

Il frutto del “biondo” – come tutti lo chiamano affettuosamente – è molto dolce, particolarmente succoso, con buccia sottile, e nei giardini di Trebisacce ha trovato un microclima ideale per prosperare, grazie anche alla protezione offerta dalle montagne del Parco del Pollino.

I terreni dove oggi crescono gli aranci un tempo ospitavano vigneti:

«Perché, un tempo, qua erano tutti vigneti – spiega Nicola Perrone, referente degli otto produttori che oggi aderiscono al Presidio Slow Food dell’arancia bionda tardiva di Trebisacce –. Nell’Ottocento, con l’arrivo della fillossera, le viti vennero estirpate e gli aranci piantumati».

Un’intuizione fortunata, tanto che:

«In una mostra nazionale a Palermo negli anni Trenta del secolo scorso, l’agrume di Trebisacce vinse una prestigiosa medaglia di vermeil», aggiunge Perrone.

Per anni, l’arancia bionda ha rappresentato una fonte di reddito importante, ma la frammentazione dei terreni e il progressivo abbandono hanno quasi fatto scomparire il frutto dal mercato.

«Oggi le vigne coprono circa 90 ettari, suddivisi tra 650 proprietari – racconta Perrone –. Ci sono appezzamenti piccolissimi, anche di una sola ‘cozza’, antica unità di misura locale pari a 100 metri quadrati».

Grazie al lavoro di Slow Food Calabria, nella persona di Alberto Carpino, responsabile dei Presìdi Calabria, in sinergia con la Condotta Magna Graecia – Pollino, si è avviato il recupero e la valorizzazione di questo prodotto identitario, fino alla nascita del Presidio Slow Food dell’Arancia Bionda Tardiva di Trebisacce, con Caterina Diana nel ruolo di referente.

«Rispetto ad altre arance, il frutto matura sulla pianta e non nei frigoriferi» – spiega Carpino«Ma oltre alle qualità del prodotto, ha grande valore il fatto che si stia creando una nuova comunità di produttori, cuochi e consumatori intorno a un pezzo di biodiversità calabrese».

Attualmente, sono otto i produttori aderenti al Presidio, che coltivano circa quattro ettari.

Il Presidio Slow Food è sostenuto da Slow Food Magna Graecia nell’ambito del progetto Savoring Sustainability: Il Biondo Tardivo di Trebisacce e il movimento Slow Food Magna Graecia-Pollino, promosso dal Dipartimento Welfare e Salute della Regione Calabria.

«Questa nuova esperienza di tutela della biodiversità che contraddistingue la Calabria – ha affermato Michelangelo D’Ambrosio, presidente regionale di Slow Food Calabria – consolida il rapporto con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Calabria in un’azione sistemica di custodia della biodiversità, come previsto dal progetto “Presidiamo la Calabria”.
Entro il 2026, ha concluso, l’obiettivo è quello di avviare almeno sei nuovi Presìdi e inserire nell’Arca del Gusto almeno dieci nuovi prodotti a rischio estinzione».

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