Cosenza ricorda Roberta Lanzino e dà voce ai giovani contro la violenza

Una sala consiliare gremita per dire no alla violenza contro le donne

A cura di Redazione
26 novembre 2025 12:00
Cosenza ricorda Roberta Lanzino e dà voce ai giovani contro la violenza -
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Cosenza - “Le tristi storie di violenza purtroppo si ripetono, perché non restano isolate. Si ripetono ancora oggi, in Calabria, come nel resto d'Italia e in tutte le parti del mondo. Ecco perché una giornata come quella odierna è importante e significativa, a patto però, che si cambi la cultura dell’uomo nei confronti della donna”. Lo ha detto il Sindaco Franz Caruso nel concludere, questa mattina, la seduta aperta del Consiglio comunale di Cosenza riunitosi nella sala delle adunanze di Palazzo dei Bruzi, sotto la presidenza di Giuseppe Mazzuca, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che, come ogni anno, viene ricordata il 25 novembre. Gremita la sala consiliare, anche per la presenza di oltre un centinaio di ragazze e ragazzi in rappresentanza degli istituti scolastici della città.

Il primo cittadino, in apertura del suo intervento, ha ricordato di aver partecipato, prima della seduta di Consiglio, ad una analoga manifestazione al Liceo Scorza, “per ricordare una vittima di violenza, la cara Roberta Lanzino, violentata e barbaramente uccisa il 26 luglio del 1988. I suoi violentatori ed assassini sono rimasti ignoti. Però, la storia di Roberta – ha aggiunto Franz Caruso - si è tramandata e si è trasformata anche in un’attività da parte dei genitori, Franco e Matilde Lanzino, che hanno riversato il loro impegno nella Fondazione e nel Centro Antiviolenza che portano il nome di Roberta”.

Ad aprire i lavori, era stata la relazione della consigliera comunale, delegata del Sindaco alla cultura, Antonietta Cozza, prima firmataria della richiesta, presentata da un nutrito gruppo di consiglieri comunali, aderendo alla quale il Presidente Mazzuca ha convocato la seduta aperta della massima assemblea consiliare. Subito dopo ha preso la parola il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati che ha interessato l'attento uditorio con una relazione molto apprezzata anche dal Sindaco Franz Caruso che lo ha definito un vero e proprio “saggio di rara bellezza”. “Penso - ha aggiunto il Sindaco rivolgendosi al giornalista- che hai scritto una delle pagine più belle su uno dei sentimenti più importanti che è l’amore. Spaziando dall’epica, alla religione, alla poesia, alla letteratura, alla storia, fino alla musica, hai raccontato uno dei sentimenti più importanti che oggi credo vadano valorizzati e conosciuti”. Il Sindaco non ha escluso di poter dare alle stampe il saggio di Badolati per distribuirlo nelle scuole.

Entrando nel dettaglio dell'intervento di Badolati, si è trattato di una relazione che ha assunto come incipit l'amore verso la figura materna. Badolati ha citato prima Corrado Alvaro e poi Gioacchino Criaco che, parlando proprio della figura delle madri, ricorda il monito con cui, in dialetto calabrese, quello aspromontano, esortavano i figli e le figlie soprattutto, a non avere paura.

Poi il giornalista, rivolgendosi direttamente alle ragazze e ai ragazzi presenti nell'aula consiliare, dice che “della letteratura italiana piena di giganti dovete innamorarvi perché nella bellezza dei versi dei poeti, nel pensiero delle donne e degli uomini che hanno scritto opere straordinarie troverete la forza dell’amore e troverete la chiave per guardare con distacco all'oscurità e alla violenza”.

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