Confcommercio Cosenza: Dumping Contrattuale, allarme Rosso in Calabria

Massiccia partecipazione di imprese, sindacati (CGIL, CISL, UIL) e numerosi professionisti all'incontro di FIPE Confcommercio Cosenza: "Servono regole chiare per fermare la corsa al ribasso"

A cura di Redazione
19 novembre 2025 21:30
Confcommercio Cosenza: Dumping Contrattuale, allarme Rosso in Calabria -
Condividi

Cosenza - Una sala gremita di imprese, consulenti del lavoro e rappresentanti sindacali regionali e provinciali ha risposto all'appello di FIPE Confcommercio Cosenza in occasione dell'incontro sul dumping contrattuale nei pubblici esercizi, un fenomeno che sta distorcendo il mercato dei pubblici esercizi e non solo, e che penalizza sia i lavoratori che le aziende che operano nella legalità.

L’ampia partecipazione e la presenza del fronte sindacale al completo hanno confermato l'urgenza di un problema che, secondo i dati nazionali, continua a generare concorrenza sleale e precariato. 

Il Problema: Fino al 30% di Differenziale sul Costo del Lavoro

Durante il dibattito sono stati presentati dati allarmanti. La Calabria risulta essere infatti maglia nera in tema di applicazione dei contratti pirata. Da una recente ricerca di Confcommercio  è emerso che la provincia di Vibo Valentia è la prima con il 26,46% di lavoratori in dumping, seguita da Cosenza (13,51%), Catanzaro (9,36%), Reggio Calabria (8,74%), Crotone (5,18%). Tuttavia, nonostante nel settore siano depositati oltre 40 contratti collettivi presso il CNEL, il 92,5% dei lavoratori applica il CCNL FIPE (codice H05Y). Gli altri contratti, spesso sottoscritti da organizzazioni meno rappresentative ("contratti pirata"), introducono trattamenti economici e tutele decisamente inferiori.

"Le simulazioni contenute nel Manuale sul Dumping Contrattuale 2025 mostrano differenziali retributivi che possono raggiungere fino al 30% in meno rispetto ai minimi del CCNL FIPE," è stato ricordato, sottolineando l'impatto diretto sulla concorrenza tra le imprese.

L'entità del fenomeno è confermata anche dagli organi di vigilanza: un controllo ispettivo su tre, infatti, riguarda proprio l’errata applicazione del contratto collettivo.

L'Appello di FIPE: "Indispensabile una Legge"

La richiesta di un intervento normativo è stata netta, affidata alla Presidente di FIPE Confcommercio Cosenza, Laura Barbieri.

"La presenza così numerosa di imprese e professionisti dimostra che il tema è sentito e urgente," ha dichiarato Barbieri. "Il dumping contrattuale sta creando un mercato distorto, in cui chi applica correttamente il CCNL FIPE è penalizzato. Chiediamo con forza una legge sulla rappresentanza che ponga fine a questa frammentazione e tuteli gli operatori seri."

A rafforzare la posizione è intervenuto anche Andrea Chiriatti, Direttore dell’Area Sindacale FIPE, che ha ribadito la centralità del contratto sottoscritto dalla Confederazione.

"Il nostro settore ha bisogno di certezza delle regole," ha affermato Chiriatti. "Il CCNL FIPE non solo è il più applicato, ma è anche l’unico costruito sulle reali esigenze dei pubblici esercizi: tutele adeguate, bilateralità forte e strumenti per gestire un mercato complesso. Il moltiplicarsi di contratti non rappresentativi genera solo concorrenza sleale e precarizzazione."

Il Ruolo degli Organi di Vigilanza

La necessità di chiarezza normativa è stata evidenziata anche dalle istituzioni presenti. Massimiliano Mura, Direttore dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cosenza, ha sottolineato come la mancanza di norme univoche complichi l'attività ispettiva.

"Un quadro definito aiuterebbe sia le imprese sia l’attività ispettiva," ha spiegato Mura. "L’errata applicazione del CCNL rimane una delle violazioni più frequenti e una legge sulla rappresentanza contribuirebbe a ridurre in modo significativo il rischio di comportamenti non corretti." Di comune accordo Maria Letizia Canino dell’Inps di Cosenza, che ha evidenziato tutto l’impegno del servizio ispettivo dell’Ente al contrasto al dumping contrattuale in tutti i settori, non solo quello dei pubblici esercizi e con un approfondimento sugli impatti contributivi derivanti dall’utilizzo di contratti non pertinenti.

Fronte Comune: Sindacati e Professionisti

L'incontro ha registrato una forte sinergia tra le parti sociali e i professionisti, a partire dalla partecipazione dei massimi livelli sindacali.

Erano presenti, infatti, i rappresentanti provinciali e regionali di CGIL, CISL e UIL, a dimostrazione della compattezza del fronte nella battaglia contro la frammentazione contrattuale.

I contributi tecnici hanno visto l'intervento di Annalisa Assunto della CGIL Filcams con un focus specifico sulle tutele dei lavoratori a rischio nei contratti "pirata", Roberto Garritano dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Cosenza che, supportato dalla folta platea di iscritti presenti, ha richiamato l’importanza del ruolo dei professionisti nell’individuare e applicare il contratto corretto.

Di spessore l’intervento del Prof. Flavio Vincenzo Ponte, docente di Diritto del Lavoro all’Unical, che ha richiamato l’esigenza di un quadro normativo chiaro, ribadendo l’importanza dell’applicazione dell’art. 39 della Costituzione come fondamento per una rappresentanza trasparente.

In conclusione, FIPE Confcommercio Cosenza ribadisce la sua roadmap: legge sulla rappresentanza con criteri chiari, rafforzamento della bilateralità e della contrattazione territoriale di secondo livello, creazione di un sistema competitivo equo che premi chi opera correttamente.

Segui CosenzaOk