Beni confiscati, nel Cosentino 254 immobili rigenerati per il sociale
Nel Cosentino beni confiscati trasformati in centri comunitari, progetti di sicurezza e spazi di inclusione grazie ai fondi regionali

Trasformare un bene confiscato in una risorsa per la comunità è il cuore della strategia calabrese sulla legalità, coordinata dall’assessorato guidato da Filippo Pietropaolo. La Regione ha stanziato oltre 40 milioni di euro (32 dal POR e 12 dai Fondi di sviluppo e coesione) per sostenere i comuni nella riqualificazione degli immobili sottratti alla criminalità organizzata.
Complessivamente, la Calabria conta 3.137 beni confiscati:
- 2.200 a Reggio Calabria
- 372 a Catanzaro
- 254 a Cosenza
- 206 a Vibo Valentia
- 105 a Crotone
Il caso Cosenza
Nel Cosentino i beni censiti sono 254, con diverse destinazioni d’uso:
- progetti di risanamento e rifunzionalizzazione degli immobili, affidati ai comuni;
- interventi di videosorveglianza e sicurezza urbana;
- nuove attività sociali, culturali e di comunità.
«I beni confiscati – ha spiegato Pietropaolo – sono strumenti di educazione alla legalità e occasioni per sviluppare lavoro e inclusione sociale. Il loro riuso dimostra che lo Stato è più forte della mafia».