Arrestato nel Reggino un corriere diretto in Sicilia con 7 kg di droga
Il conducente dell'autoarticolato è stato arrestato per violazione della normativa in materia di sostanze stupefacenti e condotto presso il carcere "Arghillà" di Reggio Calabria.
REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha arrestato a Villa San Giovanni, per traffico di sostanze stupefacenti, un cinquantaquattrenne diretto in Sicilia alla guida di un autoarticolato che trasportava circa sette chili di sostanze stupefacenti. I finanzieri, nei pressi degli imbarcaderi del porto di Villa San Giovanni, hanno intercettato e sottoposto a controllo un autoarticolato in procinto di imbarcarsi per la Sicilia. Nello specifico, il conducente aveva attirato l’attenzione dei militari per una manovra scomposta eseguita e per un comportamento sospetto tenuto alla vista della pattuglia, che hanno indotto i finanzieri a sottoporre a controllo il mezzo.
Nel corso della successiva perquisizione, eseguita con il prezioso ausilio dei cani antidroga Syria e Quixy, i militari hanno rinvenuto un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti accuratamente occultate all’interno di una scatola sistemata nel rimorchio, tra i colli di merce di varia natura destinati a diversi esercizi commerciali.
In particolare, sono stati scoperti sei panetti di cocaina del peso complessivo di 6,5 chilogrammi e circa 500 grammi di hashish suddivisi in cinque panetti, per un totale complessivo di circa 7 chilogrammi di sostanze stupefacenti. Oltre alla droga, sono stati sequestrati anche il mezzo utilizzato e il telefono cellulare dell’indagato, ritenuto utile per il successivo sviluppo delle indagini.
Il conducente dell’autoarticolato è stato arrestato per violazione della normativa in materia di sostanze stupefacenti e condotto presso il carcere “Arghillà” di Reggio Calabria. Secondo le stime degli investigatori, lo stupefacente sequestrato, se immesso sul mercato, avrebbe potuto fruttare fino a oltre un milione e mezzo di euro.
– Foto d’archivio Guardia di Finanza –
(ITALPRESS).
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