Verso un Comune unico della Sila: i Comuni silani aprono al dialogo sulla fusione
San Giovanni in Fiore guida la proposta di unione dei Comuni silani tra Cosenza e Crotone, con l’obiettivo di migliorare i servizi, valorizzare le risorse territoriali e contrastare lo spopolamento
Per la prima volta, la politica locale dei Comuni silani comincia a ragionare apertamente di unione e fusione. È quanto emerso nell’ultima puntata del programma “Con-fronti”, in onda sui canali web di Florense Tv e condotto dal giornalista Emiliano Morrone, dedicata al futuro delle aree interne. Durante il dibattito è maturata la volontà di avviare una riflessione concreta sulla condivisione dei servizi e sulla costruzione di una visione territoriale comune tra San Giovanni in Fiore, Caccuri, Cerenzia, Castelsilano, Savelli e Cotronei.
Il capogruppo del Pd a San Giovanni in Fiore, Domenico Lacava, ha lanciato la proposta di unione dei Comuni attorno al principale centro silano. La proposta è stata accolta con interesse dal sindaco di Cerenzia, Salvatore Mascaro, ospite in studio, e dal sindaco di Cotronei, Antonio Ammirati, collegato da remoto. Ammirati ha sottolineato come “sia arrivato il momento di pensare allo sviluppo in un’ottica territoriale”, citando l’ipotesi di un impianto termale a Cotronei a servizio dell’intero comprensorio. Ha inoltre ricordato il progetto comunale “Sila Scienza”, dedicato alla qualità della vita e alla salute secondo gli standard dell’OMS, e il ruolo strategico dell’acqua come risorsa per energia, agricoltura e uso domestico.
Mascaro ha evidenziato i risultati ottenuti dal Comune di Cerenzia, tra cui l’apertura di un asilo nido grazie alla collaborazione con l’Ambito sociale capofila di San Giovanni in Fiore e la sinergia con la sindaca Rosaria Succurro, richiamando anche l’impegno del predecessore Giuseppe Belcastro.
Il dibattito ha visto anche gli interventi dell’antropologo Mauro Minervino, del docente Giovanni Iaquinta e del vicepresidente del Club per l’Unesco di San Giovanni in Fiore, Riccardo Allevato, che hanno insistito sulla necessità di fondare le politiche di sviluppo su una cultura condivisa e partecipata, valorizzando le risorse umane e sociali del territorio, anche con l’apporto dell’università.
Secondo Morrone, “Con-fronti” è uno spazio pensato per innalzare il livello del dibattito pubblico, superando pettegolezzi e scontri virtuali e mirando a un confronto costruttivo sulle opportunità territoriali. I tempi sono maturi per pensare a un Comune unico della Sila, capace di garantire servizi migliori, a partire da quelli sanitari, e di avviare un vero processo di rinascita per le aree interne.
La puntata, dal titolo “Aree interne, quale futuro?”, segna un passaggio importante: per la prima volta amministratori e studiosi aprono pubblicamente un dialogo sul destino condiviso dei Comuni silani e sottolineano come la cooperazione territoriale sia la strada più concreta per contrastare spopolamento e marginalità.
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