Saracena, il Natale come racconto collettivo: il borgo che diventa destinazione esperienziale
Dal Paese del Moscato-Passito un progetto identitario che unisce comunità, cultura e tradizioni, trasformando le festività in un percorso condiviso che guarda al futuro
Il Natale vissuto come un racconto collettivo che prende forma nei luoghi, nelle relazioni e nei valori identitari di una comunità che ha scelto di costruire il proprio futuro partendo da ciò che è. A Saracena, Paese del Moscato-Passito, Marcatore Identitario Distintivo della Calabria Straordinaria, le festività natalizie diventano parte di un progetto in progress che trasforma ogni iniziativa in un’esperienza condivisa e ogni momento di festa in un tassello di una più ampia destinazione esperienziale, capace di intrecciare storia, paesaggi ed enogastronomia.
Il Villaggio di Babbo Natale: il borgo che si fa casa
La giornata di lunedì 22 dicembre, con il Villaggio di Babbo Natale ospitato nella palestra comunale, ha restituito l’immagine più autentica di questo percorso. Famiglie, bambini, sorrisi e partecipazione reale hanno animato uno spazio trasformato in luogo di comunità. I più piccoli hanno vissuto il Natale attraverso il gioco, l’immaginazione e la meraviglia, tra animazione, balli, disegni, letterine e fotografie con Babbo Natale, accompagnati dalle mascotte e dalle truccatrici che hanno colorato la festa.
Russo: il Natale è parte della nostra visione di destinazione
Questi momenti – sottolinea il sindaco Renzo Russo, porgendo gli auguri di buone feste ai concittadini e a quanti hanno scelto Saracena come meta per il periodo natalizio – non sono episodi isolati, ma parti di un disegno più ampio. Saracena sta costruendo una destinazione che mette al centro le persone, la cultura, le tradizioni e il senso di appartenenza. Anche il Natale diventa così un’esperienza identitaria, capace di rafforzare il legame tra comunità e territorio.
Il Paese del Moscato-Passito, un’identità che si racconta tutto l’anno
Nel solco del riconoscimento di Saracena come Paese del Moscato-Passito, ogni iniziativa contribuisce a raccontare un territorio che non si limita a custodire le proprie eccellenze, ma le traduce in un linguaggio contemporaneo. Il Natale diventa quindi una stagione di racconto, in continuità con il lavoro avviato sulla cultura, sull’arte e sulla rigenerazione del centro storico.
La Pinacoteca Andrea Alfano come cuore culturale del percorso
All’interno di questa visione, la Pinacoteca Andrea Alfano rappresenta uno snodo centrale. Non solo spazio espositivo, ma luogo simbolico che unisce arte, educazione e identità. La recente inaugurazione del nuovo allestimento ha segnato una tappa significativa di un cammino che prosegue anche attraverso le iniziative natalizie, capaci di connettere generazioni e linguaggi diversi.
Il calendario continua: una festa che guarda avanti
Il Villaggio di Babbo Natale ha aperto una nuova serie di appuntamenti che accompagneranno Saracena fino all’Epifania, tra musica, teatro, libri e momenti di socialità. Un programma che non vive di singoli eventi, ma di una visione coerente: fare del borgo un luogo da vivere, attraversare e riconoscere come patrimonio comune.
Tra tradizione, nuovi linguaggi e solidarietà
Il prossimo appuntamento è fissato per domenica 28 dicembre, all’Auditorium degli Orti Mastromarchi, con il Concerto di Natale – Christmas Opera Gala, a cura del Bel Canto Ensemble, nato da un’idea del Maestro Andrea Forte. Seguirà, lunedì 29 dicembre, il secondo appuntamento della rassegna teatrale Sipario d’Oro con lo spettacolo Le bugie hanno le gambe lunghe della compagnia Il Dialogo di Napoli. Il 30 dicembre spazio alla Tombolata Natalizia, promossa dall’Associazione culturale A Pide Ferme, evento di socialità molto partecipato dalla comunità.
Il nuovo anno si aprirà sabato 3 gennaio con la presentazione del libro Piccolo elogio del Q.B. (Quanto Basta) di Angiolino Bellizzi, nella Sala del Consiglio Comunale. Il programma si chiuderà il 6 gennaio con lo spettacolo teatrale A Fortuna, a cura del Teatro dei Visionari di Casali del Manco, promosso dall’Associazione Il Sorriso di Saracena, in una serata dedicata alla memoria di Pina Cirigliano, con il ricavato devoluto alle adozioni a distanza.
Una comunità che cresce attraverso le relazioni
Quando i bambini riempiono gli spazi pubblici di voci e colori – conclude Russo – significa che stiamo andando nella direzione giusta. Costruire una destinazione significa prima di tutto costruire relazioni. Saracena lo sta facendo, passo dopo passo.
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