Rossano, Mobilitazione ad oltranza contro la repressione e il Ddl Sicurezza
Presidio davanti al carcere di Rossano per chiedere la liberazione di Ahmad Salem. Il Coordinamento per la Palestina: “Non lasceremo nessuno indietro”
Corigliano-Rossano, – Un presidio partecipato e carico di significato politico e umano si è svolto questa mattina davanti alla Casa di Reclusione di Rossano, dove il Coordinamento Corigliano-Rossano per la Palestina, insieme a numerose realtà giunte da tutta la Calabria, ha chiesto l’immediata scarcerazione di Ahmad Salem, giovane attivista detenuto.
L’iniziativa si inserisce nel solco della visita effettuata nei giorni scorsi da Mimmo Lucano, che aveva incontrato Salem all’interno dell’istituto penitenziario portandogli solidarietà e vicinanza. Durante il presidio odierno, la consigliera comunale Lidia Sciarrotta ha ottenuto l’accesso alla struttura carceraria per un colloquio diretto con il detenuto. Al termine dell’incontro, Sciarrotta ha rassicurato i presenti sulle condizioni di salute fisica e mentale di Ahmad Salem, definite buone nonostante la complessità della situazione detentiva.
Nel corso della manifestazione è intervenuto l’attivista Vincenzo Fullone, che ha ribadito con forza la richiesta di libertà non solo per Salem, ma anche per tutti gli attivisti colpiti dalla repressione, citando esplicitamente i casi di Anan, Ali, Mastour e dell’Imam Shahin.
“Non lasceremo nessuno indietro” è stato il messaggio scandito dalla piazza, che ha rilanciato l’impegno a mantenere alta l’attenzione su quanto sta accadendo in Italia e nei territori palestinesi.
Nel suo intervento, Fullone ha inoltre annunciato ufficialmente una nuova missione della Freedom Flotilla, prevista a partire da maggio 2026, con l’obiettivo di rompere l’assedio illegale a Gaza, denunciare il genocidio in corso e portare aiuti umanitari alla popolazione civile.
Il Coordinamento Corigliano-Rossano per la Palestina ha denunciato con fermezza quello che definisce un clima repressivo crescente nel Paese, individuando nel Ddl Sicurezza uno strumento ideologico pensato per criminalizzare il dissenso e i movimenti sociali. Secondo il Coordinamento, le prime applicazioni della norma starebbero colpendo in modo mirato il movimento di solidarietà con la Palestina, protagonista negli ultimi mesi di manifestazioni imponenti e pacifiche in tutta Italia.
La mobilitazione, fanno sapere gli organizzatori, proseguirà senza sosta fino alla completa liberazione di Ahmad Salem, riaffermando il diritto alla solidarietà, alla protesta e alla difesa dei diritti umani.
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