Premio Sila 2025: un trionfo di cultura tra Cosenza e la Sila

La XIII edizione del Premio Sila si è conclusa con grande successo, trasformando Cosenza e la Sila in un centro culturale di alto profilo per tre giorni...

A cura di Redazione
10 giugno 2025 13:00
Premio Sila 2025: un trionfo di cultura tra Cosenza e la Sila -
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La XIII edizione del Premio Sila si è conclusa con grande successo, trasformando Cosenza e la Sila in un centro culturale di alto profilo per tre giorni. L’evento ha visto la partecipazione di importanti figure della scena culturale italiana come Tomaso Montanari, Emanuele Trevi, Viola Ardone e Ritanna Armeni. Le vincitrici del Premio Sila 2025 sono state Nicoletta Verna, Paola Caridi e Nadia Fusini, consolidando la manifestazione come punto di riferimento per la cultura contemporanea italiana.

Un Inizio Folgorante in Piazza dei Follari

Il weekend finale è stato inaugurato da un dialogo straordinario che ha riempito la storica Piazza dei Follari a Cosenza. L’incontro tra Paola Caridi, vincitrice della sezione Economia e Società con “Il gelso di Gerusalemme. L’altra storia raccontata dagli alberi”, e Tomaso Montanari, storico dell’arte e giurato del Premio, ha trasformato la piazza in un salotto culturale all’aperto. Il libro di Caridi ha offerto una prospettiva innovativa sulla Storia raccontata dagli alberi. L’incontro ha anche evidenziato l’iniziativa “Un sudario per Gaza”, voluta da Caridi e Montanari per commemorare le vittime innocenti di Gaza, dimostrando come la cultura possa concretizzarsi in gesti di solidarietà.

Alta Cultura a Palazzo Arnone

La seconda giornata ha avuto luogo nella maestosa sede cinquecentesca di Palazzo Arnone, che ospita la Galleria Nazionale di Cosenza. La mattinata è stata dedicata alla lectio magistralis di Nadia Fusini, insignita del Premio Sila alla Carriera, dal titolo “Shakespeare e Cervantes: la letteratura, il teatro e il sogno…”. Fusini ha guidato il pubblico in un viaggio nel cuore del teatro e del romanzo, unendo sogno e realtà.

La sera, Palazzo Arnone ha ospitato la cerimonia di premiazione, condotta da Ritanna Armeni. Sul palco sono salite le tre autrici premiate: Nicoletta Verna, vincitrice della sezione Letteratura con “I giorni di Vetro”, ha emozionato parlando del personaggio di Redenta e della capacità del romanzo di evocare la Resistenza. Paola Caridi ha ribadito la sua abilità nel dare voce alla natura. Nadia Fusini ha commosso parlando del ruolo dell’intellettuale in un mondo in evoluzione, incarnando l’ideale di una cultura capace di abbattere privilegi.

Gran Finale a Camigliatello

La XIII edizione del Premio Sila si è conclusa a Camigliatello Silano, presso la sede della Fondazione, con il dialogo tra Viola Ardone, vincitrice del Premio Sila 2024, ed Emanuele Trevi, scrittore, critico letterario e giurato del Premio. Il tema del confronto è stato “Tessere le storie”. L’ambiente della località appenninica ha fornito la cornice ideale per una riflessione profonda sull’arte del narrare. Il dialogo tra i due autori ha catturato l’essenza del mestiere di raccontare, trasformandosi in una riflessione più ampia sulla letteratura.

La Soddisfazione degli Organizzatori

Il presidente della Fondazione Premio Sila, l’avvocato Enzo Paolini, ha espresso grande soddisfazione, affermando che il Premio Sila 2025 ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di unire eccellenza culturale e accessibilità, creando un legame tra i grandi autori italiani e un pubblico curioso e partecipe. La partecipazione numerosa e appassionata ha confermato il successo della formula, dimostrando la capacità della Calabria di accogliere e valorizzare i protagonisti della cultura contemporanea. Anche la direttrice del Premio, Gemma Cestari, ha espresso parole di grande soddisfazione, sottolineando come la collaborazione con case editrici e librerie abbia permesso di portare a Cosenza autori di grande rilevanza nazionale e di celebrare la narrativa e la saggistica contemporanee, offrendo al pubblico un’occasione per riflettere sul valore della cultura come strumento di dialogo.

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