Ferrovie in Calabria: un pezzo di storia torna a correre sui binari

Si tratta del locomotore diesel Lm2 701, uno dei tre esemplari costruiti in Svizzera nel 1981 dalla SLM

A cura di Redazione
24 settembre 2025 09:00
Ferrovie in Calabria: un pezzo di storia torna a correre sui binari -
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L'Associazione Ferrovie in Calabria celebra un importante ritorno alle radici della ferrovia regionale, mentre proseguono i lavori di realizzazione della metropolitana leggera di Catanzaro. Come documentato dalle recenti fotografie, il nuovo tracciato a doppio binario tra Catanzaro Sala e Catanzaro Lido è ormai praticamente completato, segnando un passo fondamentale per il futuro del trasporto pubblico cittadino.

Parallelamente, un pezzo di storia delle Ferrovie Calabro Lucane è tornato ad operare dopo un significativo intervento di recupero, seppur con una funzione diversa rispetto al passato. Si tratta del locomotore diesel Lm2 701, uno dei tre esemplari costruiti in Svizzera nel 1981 dalla SLM (Schweizerische Lokomotiv- und Maschinenfabrik) di Winterthur, azienda acquisita nel 2005 dal gruppo Stadler. Questi locomotori, conosciuti come "spintori" tra gli appassionati e i tecnici del settore, erano dotati di cremagliera e furono progettati per supportare le automotrici M2.200, in particolare sulla tratta tra Catanzaro Pratica e Catanzaro Sala, la cui difficoltà di pendenza richiedeva il supporto di veicoli con sistemi specializzati.

Negli anni ’80, con l'incremento della domanda di traffico sulla tratta Catanzaro Lido - Catanzaro Città, gli “spintori” divennero una presenza fondamentale, accompagnando le Emmine M1c80R, le uniche automotrici dell'epoca attrezzate con cremagliera, per garantire la regolarità dei collegamenti. Un’epoca che segna l'inizio di una nuova fase per la ferrovia, destinata, nel lungo termine, a diventare una vera e propria metropolitana di superficie.

Oggi, a distanza di 45 anni, il ritorno del locomotore Lm2 701 sui binari è simbolico. Dopo decenni di disuso e accantonamento, il veicolo è stato recuperato e rimesso in servizio, sebbene in una nuova veste. Grazie a un intervento tecnico che ha riguardato la sostituzione degli organi di trazione e repulsione, il locomotore è ora impiegato nella trazione di carri e treni da cantiere, supportando così le attività legate al rinnovamento della rete ferroviaria.

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