Elezioni regionali - Libera Calabria: «Servono liste pulite e un voto consapevole»
Un appello forte ai partiti e ai cittadini in vista delle elezioni del 5 e 6 ottobre: «Non solo onesti, ma anche credibili»

Calabria – Mentre nella regione cresce il fermento per la scadenza della presentazione delle liste elettorali in vista delle prossime elezioni regionali, l’associazione Libera Calabria lancia un appello forte e senza sconti alla politica e ai cittadini.
«Nella nostra regione si avverte un grande fermento in vista della scadenza per la presentazione delle liste dei candidati per le prossime elezioni regionali», scrive Libera, sottolineando come si tratti di «un fatto non di poco conto per una regione dove le diverse inchieste e gli scioglimenti per infiltrazioni mafiose – la Calabria, a livello nazionale, ne detiene il triste primato – dimostrano che la politica e i partiti non sempre sono stati all’altezza del momento storico che stiamo vivendo, rispetto a quel sentimento forte e diffuso di liberazione dei nostri territori».
Parlando di lotta alla ’ndrangheta e alla corruzione, Libera avverte che «non sono più sufficienti slogan da campagna elettorale tipo “la mafia fa schifo” oppure “non vogliamo i voti dei mafiosi” o le targhe fuori dal palazzo comunale “Qui la ‘ndrangheta non entra”. È necessario un cambio di passo forte e senza compromessi».
Per l’associazione, il punto di riferimento resta Paolo Borsellino, di cui viene ricordato uno degli insegnamenti più forti: «Non soltanto essere onesti, ma apparire onesti». Un principio che, sottolineano, «troppo spesso viene richiamato a sproposito da chi, nei fatti, quegli insegnamenti li ha messi sotto ai piedi».
«Rivolgiamo un forte appello ai partiti e agli schieramenti politici – prosegue la nota – a sentire forte il senso di responsabilità che li deve portare a fare grossa pulizia al loro interno. Non solo di indagati e condannati, ma anche di coloro che sono “chiacchierati” per un certo tipo di vicinanze o atteggiamenti che, pur non costituendo reato, rendono quel politico poco credibile e inaffidabile nella gestione della cosa pubblica».
Il rischio, avverte Libera, è che una politica debole o disponibile a «vincere a tutti i costi, non guardando da chi e per quali motivi arriva il sostegno», possa diventare terreno fertile per condizionamenti mafiosi e corruttivi, inquinando «il confronto democratico al fine di asservirlo all’interesse di pochi e a logiche di sopraffazione e predazione del bene comune».
Ma l’appello non è rivolto solo alla politica. «Anche le cittadine e i cittadini calabresi devono assumersi la propria quota di responsabilità nella gestione della cosa pubblica», scrive l’associazione. «Non possiamo chiedere alla politica che faccia la propria parte con chiarezza e trasparenza se prima noi, come cittadini, non facciamo la nostra».
Da qui, l’invito a votare il 5 e 6 ottobre con consapevolezza e libertà: «Il votare non è soltanto un atto di democrazia, ma anche di responsabilità. In tal modo può essere un’arma potente contro la corruzione, il malaffare e la ’ndrangheta».
Un appello ancora più forte in una regione dove alle urne va poco più del 44% degli aventi diritto. «Per essere artefici del cambiamento che desideriamo – conclude Libera – bisogna praticare con convinzione l’atto del voto, perché solo così possiamo costruire un futuro diverso, più giusto e libero».