“Cuochi d’altri Mondi”: la cucina come ponte di integrazione a Cosenza

Dieci migranti dei centri Sai del Cosentino protagonisti di un progetto inclusivo firmato “Il Delfino” e “Maccaroni Chef Academy”

A cura di Redazione
06 novembre 2025 11:00
“Cuochi d’altri Mondi”: la cucina come ponte di integrazione a Cosenza -
Condividi

La cucina come strumento di inclusione, crescita e incontro tra culture. È questo il cuore di “Cuochi d’altri Mondi”, il progetto di formazione culinaria e gastronomica che per due mesi coinvolgerà dieci migranti ospitati nei centri Sai di Casali del Manco, Celico, Mendicino e Domanico, gestiti dal Centro di Solidarietà “Il Delfino”, in collaborazione con la Maccaroni Chef Academy di Cosenza.

“Si potrebbe pensare che alle persone che vivono situazioni difficili non interessi cucinare, ma appena si consente loro di mettere le mani in pasta si dà vita a un esperimento senza precedenti”, spiega Corrado Rossi, manager della Maccaroni Chef Academy.

La cucina, in questo contesto, diventa una lingua universale: si comunica, ci si conosce, si condividono utensili e idee, esperienze e culture. “Il progetto mira alla promozione dell’inclusione sociale, del rispetto delle diversità e alla valorizzazione delle culture attraverso il cibo”, sottolineano gli organizzatori.

Durante il percorso, i partecipanti saranno seguiti da chef professionisti, apprendendo le basi della cucina italiana e internazionale. Sarà un laboratorio di comunità, dove la diversità è celebrata e il cibo diventa un linguaggio universale di dialogo e integrazione.

“Cuochi d’altri Mondi” offrirà inoltre ai partecipanti giornate di esperienza in azienda, per conoscere da vicino le realtà del territorio e scoprire nuove opportunità lavorative nel settore della ristorazione.

Un progetto ambizioso, dunque, che parte dal tavolo della cucina per arrivare a costruire ponti tra mondi diversi, con le mani in pasta e i sogni in testa.

Segui CosenzaOk