“Cronache degli Altavilla”: a Lamezia e Cleto la memoria delle donne dell'Abbazia Benedettina
Cronache degli Altavilla: il Medioevo al femminile tra storia, arte e suggestione

Dalle antiche pietre medievali del Castello di Cleto al suggestivo Chiostro di Lamezia Terme, l’Associazione a Promozione Sociale A Regola d’Arte ha portato in scena lo spettacolo “Cronache degli Altavilla – Note di Regia”, un viaggio tra ricostruzione storica e narrazione romanzata.
Il riadattamento drammaturgico, curato dalla critica teatrale Giovanna Villella – che ne ha firmato anche la direzione artistica – ha ridato vita alle vicende dell’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia di Lamezia, attualmente chiusa al pubblico.
Donne protagoniste del Medioevo
Sul palco sono emerse figure femminili intense e sfaccettate:
Bernfrieda, fragile e poi forte, simbolo di riscatto;
Fredesenda, divisa tra dovere politico e passione;
Giuditta e Sichelgaita, archetipi opposti e complementari di femminilità;
la voce di Frate Goffredo, ponte tra cronaca e spiritualità.
Un racconto che ha saputo unire passione, coraggio e voglia di emancipazione, mettendo in luce il ruolo delle donne in un secolo segnato da rigidi canoni e imposizioni sociali.
Arte, narrazione e suggestione
La regia di Tiziana De Matteo ha trasformato la cronaca storica in un’esperienza intima e coinvolgente, mentre la celebre sand artist Rachele Strangis ha impreziosito la pièce di Cleto con creazioni proiettate sulle mura del castello. Figure di regine, monache e nobildonne sono apparse e svanite tra i granelli di sabbia, in un affresco vivente di memorie medievali.
La narrazione, guidata dalla stessa Giovanna Villella, si è intrecciata con le interpretazioni di Maria Pileggi, Annalisa Brizzi, Alida Ventura, Claudia Lavinia Barberino e Giuseppe Grandinetti, rendendo lo spettacolo un vero e proprio inno alle donne, custodi della memoria e protagoniste silenziose della storia.
Reazioni e prospettive
“Un spettacolo suggestivo, in cui la narrazione è stata la vera protagonista” – ha dichiarato il presidente della Fita, Nico Morelli.
“Il mio auspicio – ha aggiunto l’assessore alla Cultura di Lamezia Terme, Annalisa Spinelli – è che possa essere replicato proprio nell’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia, autentico gioiello archeologico della città”.
Un atto culturale e politico
“Cronache degli Altavilla” non è stato solo un racconto teatrale, ma un atto politico e culturale, volto a ridare voce a chi ne è stato privato e a valorizzare l’eredità femminile come parte integrante della nostra memoria collettiva.
Lo spettacolo rientra nella rassegna “Artivamente. Viaggio tra mito e realtà”, giunta alla seconda edizione e sostenuta dal cofinanziamento della Regione Calabria attraverso il progetto finanziato con risorse PAC 2014/2020 – Az. 6.8.3. – Avviso Attività Culturali 2023.
Un evento che si inserisce nel brand “Calabria Straordinaria”, confermandosi come ponte tra arte, memoria e identità territoriale.