Cosenza - Gli studenti del Lucrezia della Valle incontrano Dario Brunori: “I limiti sono opportunità”

Cosenza - È bastato premere “rec” perché l’ISS Lucrezia della Valle si accendesse di un’energia speciale. Gli studenti dell’Indirizzo Artistico/Audiovisivo dello storico istituto di Piazza Amendola, guidato dalla dirigente Rossana Perri, hanno avuto l’occasione di incontrare Dario Brunori durante la conferenza stampa di presentazione del Capodanno cosentino. Una ghiotta opportunità per realizzare una video-intervista che, ben presto, si è trasformata in un vero e proprio incontro di visioni, emozioni e identità.

Tra telecamere, luci e domande, i ragazzi hanno dialogato con uno degli artisti più rappresentativi del panorama musicale italiano, capace come pochi di raccontare la propria terra con ironia e profondità.

“Quale consiglio può offrire a noi studenti del Sud?” hanno chiesto gli studenti della 5ª C Audiovisivo — Carmela De Luca, Emanuel Ferraro, Daniel Perri, Giovanni Trozzo, Beatrice Vecchio, Sofia Francesca Iuele, Nunzia Caprino, Martina Sansalome, Genesis Seda, Miriam Carbone — accompagnati dalla docente Carmela Caligiuri.

Brunori ha risposto con autenticità, riconoscendo le sfide che una regione complessa può porre, ma anche il tesoro nascosto nelle sue contraddizioni: una terra che ti mette di fronte ai limiti, ma che allo stesso tempo rivela la forza delle persone.
“I limiti vanno visti come un’opportunità”, ha detto ai ragazzi, “essere periferici non soltanto crea le condizioni per proposte artistiche innovative, ma scatena quella particolare fame, quella voglia di emergere”.

Un invito potente a trasformare l’appartenenza a una terra complicata in slancio creativo, a riconoscere nel proprio contesto non un ostacolo, ma un motore.

Nel corso del dialogo, l’artista ha offerto anche una riflessione profonda sul tema del viaggio:
“Noi del Sud abbiamo il desiderio della sfida”, ha confessato, “forse perché dobbiamo sempre fare un percorso più lungo. Ma questo non è un male: bisogna rifuggire dalle conquiste veloci, perché la bellezza del successo è che ci arrivi con un viaggio”.

Un messaggio che ha colpito nel segno. I giovani videomaker non hanno svolto soltanto un esercizio tecnico, ma hanno vissuto un momento di crescita personale e creativa.