Cosenza dice sì al riconoscimento del Samudaripen, il genocidio di rom e sinti entra nella memoria cittadina

Cosenza - Il Consiglio comunale, presieduto da Giuseppe Mazzuca e riunitosi in seconda convocazione nella sala delle adunanze di Palazzo dei Bruzi...

A cura di Redazione
12 giugno 2025 17:00
Cosenza dice sì al riconoscimento del Samudaripen, il genocidio di rom e sinti entra nella memoria cittadina -
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Cosenza – Il Consiglio comunale, presieduto da Giuseppe Mazzuca e riunitosi in seconda convocazione nella sala delle adunanze di Palazzo dei Bruzi, ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno, presentato da alcuni consiglieri comunali – primi firmatari Giuseppe Ciacco e Francesco Gigliotti – per il riconoscimento del Samudaripen, il genocidio che ha colpito il popolo Rom e sinti durante la seconda guerra mondiale. Approvando l’ordine del giorno, il consiglio comunale ha impegnato il Sindaco Franz Caruso e la Giunta di Palazzo dei Bruzi oltre a riconoscere ufficialmente il Samudaripen, a promuovere attività culturali e di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza per favorire la conoscenza di questa tragedia e combattere ogni forma di discriminazione e a collaborare con le associazioni rom e sinti del territorio per iniziative mirate a rafforzare il dialogo interculturale e l’inclusione sociale. Il documento approvato dalla massima assemblea cittadina si propone, inoltre, di consolidare il ruolo del Comune di Cosenza come promotore di giustizia, equità e rispetto dei diritti umani, in linea con i valori costituzionali e con gli esempi virtuosi di altre realtà italiane.

Nella sua premessa, il documento approvato dal Consiglio ricorda come il Samudaripen, termine in lingua romanì che significa “tutti morti” si riferisca al genocidio di oltre un milione di rom e sinti, vittime delle persecuzioni nazifasciste durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa tragedia, comparabile ad altri genocidi per gravità e impatto storico, è stata a lungo ignorata dalla narrazione storica ufficiale e dalla memoria collettiva”. Il documento ha richiamato anche la presenza in città di una comunità rom di circa 850 persone, legata da un forte senso di appartenenza al territorio. “Anche i rom italiani – si legge ancora nel documento approvato – subirono le leggi razziali, vennero internati nei campi di concentramento o costretti a combattere. Il riconoscimento del Samudaripen rappresenta, pertanto, un gesto etico e morale per restituire giustizia alle vittime e alle loro famiglie. Tale atto promuoverebbe una cultura dei diritti umani, sensibilizzando la cittadinanza sulle discriminazioni contro i rom e sinti, e contribuirebbe a consolidare la memoria storica come strumento di uguaglianza”. Nell’ordine del giorno approvato dal Consiglio si citano ad esempio anche altri comuni, come Orsogna, nel 2024, e Cagliari,quest’anno, che hanno già riconosciuto il Samudaripen, diventando esempi virtuosi in Italia. Nel documento è stato, inoltre, ricordato che l’ordine del giorno ha preso le mosse dall’incontro e dalla discussione sviluppatasi all’interno della Commissione consiliare Politiche sociali e pari opportunità del Comune di Cosenza, presieduta dal Consigliere Giuseppe Ciacco, con le associazioni rappresentative delle comunità rom e sinti del territorio. Durante tale incontro sono stati approfonditi temi legati alla memoria storica del Samudaripen, al dialogo interculturale e alla sensibilizzazione della cittadinanza.

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