Cosenza - Al Prof. Nimpo il Premio cultura 2025 Brutium

Un riconoscimento alla gentilezza, alla dedizione alla bellezza

A cura di Redazione
19 dicembre 2025 13:00
Cosenza - Al Prof. Nimpo il Premio cultura 2025 Brutium -
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Cosenza - “Al Professor Flavio Nimpo un ringraziamento ed un riconoscimento per la sua dedizione e passione come educatore e formatore di coscienze e per l’aver saputo indirizzare i suoi allievi verso l’amore per la cultura classica e la conoscenza”. Con questa motivazione la Commissione Cultura del comune di Cosenza ha consegnato il prestigioso Premio alla Cultura 2025 Brutium, per mano del suo Presidente Mimmo Frammartino, al docente di Italiano, Latino e Greco, studioso e scrittore del Liceo Classico Telesio, Flavio Nimpo.

La cerimonia, organizzata con dedizione da Silvana Gallucci, responsabile al cerimoniale e referente della Biblioteca Rodotà del Telesio, si è svolta in una sala consiliare gremita di studenti vecchi e nuovi, amici e colleghi, in un intreccio di ricordi, gratitudine e riflessioni su colui che dai più è stato definito maestro di sensibilità e riservatezza. Tra i diversi interventi quello commosso della Prof.ssa Franca Occhiuto (che con lui ha condiviso l’ultimo decennio di insegnamento al Liceo Telesio), “per lui, la scuola non è una mera palestra di competenze, ma un luogo di incontro e confronto, dove il docente ha una "missione laica": seminare germi di umanità che restano per sempre. Il mondo classico- ha proseguito la Occhiuto- non è un "sovramondo" in cui rifugiarsi, ma la chiave per interpretare la complessità attuale, e Flavio, in una società frenetica dominata dai tecnicismi, con il suo insegnamento offre l'alternativa necessaria per recuperare l'umano, insegnando ai ragazzi a combattere ipocrisie e sovrastrutture, ponendosi come amico e guida sicura e affidabile”.

Il Dirigente Domenico De Luca ha evidenziato come “lontano dalla cultura dell'ostentazione, Flavio Nimpo sia l'incarnazione dell'essenza che prevale sull'apparire. Un uomo che ha saputo trasferire nelle sue opere e nelle sue lezioni un "genio silenzioso", grande studioso della classicità, ha raccolto l'eredità dei maestri del passato per trasformarla in una guida sicura per i suoi studenti. La sua riservatezza-ha proseguito De Luca- lo rende speciale nel suo relazionarsi con gli altri, e la sua sensibilità persona capace di cogliere le più profonde sfumature dell’animo umano. Il riconoscimento tributato a Flavio Nimpo è un premio alla gentilezza, alla dedizione alla bellezza che, partendo dalle radici greche, arriva tramite lui dritto al cuore delle nuove generazioni.” Nelle parole dell’amico e collega Antonello Lombardo, il lavoro di Nimpo è stato definito come quello di un "alchimista della parola". “Nelle sue sceneggiature per le OTT (Officine Teatrali Telesiane), ha saputo coniugare arte e filologia, portando in scena un teatro erudito e leggendario capace di conquistare il pubblico”.

Particolarmente toccanti sono stati i contributi degli ex alunni: Pasquale Aquaro recuperando la parola Essenza ha affermato che questa costituisce il metro di giudizio con cui il professore misura gli altri, cercando il senso più profondo nelle parole e nei comportamenti; Angela Gedeone ha ricordato come le abbia insegnato ad accettare la propria emotività come risorsa e i propri errori come mezzo per imparare. “Il professore Nimpo ha sempre rispettato l'unicità di ogni studente, e grazie al suo esempio ho capito che un vero insegnante non è colui che sa molto ma colui che sa trasmettere l'amore per la conoscenza”.

Rosario Cambrea ha calcato il palcoscenico con il Professore quando questi interpretava il Dio Apollo, “Penso che il personaggio gli calzasse alla perfezione, trattandosi di un Dio ingiustamente additato per il suo apparire schivo e algido, mentre dentro è un terremoto di creatività e sensibilità. Del Prof Nimpo- ha continuato- ho sempre temuto lo sguardo indagatore e il suo intuito infallibile, capace di mettere a nudo tutti noi”. "La perla è la malattia della conchiglia, ma è ciò che la rende preziosa- ha esordito l’ex studente Luigi Spadafora- un'immagine che descrive perfettamente il valore del limite trasformato in bellezza, come quella di un docente che dona e sa donarsi la possibilità dell’essere fragili”.

Ma le parole di stima e ammirazione arrivano da più lontano, da studenti di un Nimpo giovane ed allora insegnante in quel di Trebisacce, Francesca Aurelio fa giungere una sua lettera in cui dice d’essere: “…una donna fortunata ad avere Flavio nella mia vita: sostegno, ristoro, approdo, comprensione, presenza. Custode di silenzi siderali e di filastrocche d’infanzia. Assolutore. Coperta che scalda e vento d’estate. Questo è il professore Nimpo. E lui forse ancora non lo sa”. Michelangelo Ferrise, oggi Carabiniere dalla penna d’oro, che le vicende familiari costrinsero a non proseguire gli studi dopo il diploma, per l’occasione fa giungere al suo amato professore un toccante componimento, eccone alcuni passaggi significativi: “…Ci sono uomini che non insegnano alzando la voce, ma restando. Flavio é uno di questi: crede nella vita anche quando la sua magia sembra non avere piú testimoni. Ai giovani parla come si parla a ciò che é Sacro: con rispetto, con attesa… crede nei giovani nel modo piú difficile: non anticipandoli, non trattenendoli, ma riconoscendo in loro ció che ancora non sanno di essere. Ci sono stati giorni in cui il dolore non aveva lingua e la vita sembrava aver smesso di spiegarsi. Allora la sua presenza é stata faro…”

Nel ringraziare per il riconoscimento, Nimpo, ha sottolineando l'importanza che ha per lui alimentare costantemente la pianta della riconoscenza e preservare la condizione di non sentirsi mai "arrivato", semmai incompiuto e sempre in tensione verso l'oltre. Ha poi sottolineato come il suo apparente distacco e il riserbo siano in realtà la forma più alta di rispetto verso sé stesso e verso gli altri. Infine ha ringraziato i presenti e i suoi maestri: dalla Morrone alla Biasi, da Monaco a Lombardo, “da ognuno di loro e in ogni campo prendo un po', mi sento discente senza particolari talenti ma con una gran voglie di imparare”.

Il Premio Brutium va ad aggiungersi a numerosi premi, menzioni, e riconoscimenti ricevuti in ambito letterario e artistico-culturale da Nimpo per il suo mondo poetico e per il suo impegno didattico-culturale profuso con passione. Si pensi al Premio “Calliope” in occasione della XXV edizione di Galarte, 2023. La sua recente opera edita è Atmosfere, raccolta poetica pubblicata dall’Associazione Culturale “Club della Grafica”, 2018 e si è in attesa delle sue prossime pubblicazioni dal titolo “Ferite di luce” e “Voci senza tempo”.

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