Corigliano-Rossano, Movimento del Territorio: "La scuola di via Nizza venga trasferita a Palazzo Taverna"

A 15 giorni dal suono della prima campanella le famiglie rimangono senza risposte, secondo quanto rilanciato dal Movimento

A cura di Redazione
01 settembre 2025 22:00
Corigliano-Rossano, Movimento del Territorio: "La scuola di via Nizza venga trasferita a Palazzo Taverna" -
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Corigliano-Rossano - In assenza di conferme – visto che a pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico, la scuola primaria di via Nizza resta un cantiere aperto e i genitori non hanno ricevuto alcuna informazione certa sul futuro dei propri figli – il Sindaco e la sua Giunta valutino di sistemare temporaneamente i bambini a Palazzo Taverna e non nei container provvisori, una misura che in altre realtà si è trasformata in una sistemazione definitiva, condannando intere generazioni di studenti a studiare in condizioni indegne. Le famiglie hanno diritto di sapere subito se questo scenario diventerà realtà e con quali tempistiche. Restano inevase le domande più semplici e legittime: dove inizieranno le lezioni i bambini di via Nizza? Quali sono i tempi reali dei lavori?

LA DENUNCIA DEL MOVIMENTO DEL TERRITORIO

È quanto denuncia il Movimento del Territorio con Pasqualina Straface sottolineando come la situazione che si prospetta, rappresenti l’ennesima vergogna amministrativa che ricade sulla comunità scolastica di Schiavonea. L’Amministrazione Comunale – aggiunge – ha scelto di tacere: nessuna comunicazione ufficiale, nessuna risposta alle famiglie, nessuna chiarezza sui tempi e sulle soluzioni. Un silenzio arrogante che traduce l’incapacità totale di programmare e governare i bisogni reali della città.

SGARBO ISTITUZIONALE ANCHE PER DIRIGENTE SCOLASTICO

In termini di rapporti con la scuola – aggiungono - registriamo un fatto ancor più grave: nel corso del precedente anno scolastico, la dirigente dell’I.C. Leonetti-Guidi, da cui dipende la primaria di via Nizza, ha più volte sollecitato l’Amministrazione per conoscere lo stato dell’edificio, così da poter informare famiglie, docenti e personale scolastico e presentare nei tempi dovuti la programmazione dell’anno 2025-2026 ai referenti ministeriali e al Provveditorato agli studi. Nonostante le ripetute comunicazioni, non è mai arrivata alcuna risposta. Nemmeno il garbo istituzionale di rispondere è stato riservato a chi rappresenta la comunità scolastica. E, fatto ancor più grave, anche recentemente la Dirigente ha rinnovato le richieste, ricevendo nuovamente silenzio come risposta.

P.STRAFACE: INSULTO A DIGNITÀ FAMIGLIE

Il silenzio del sindaco Stasi sulla scuola primaria di via Nizza – sottolinea il consigliere regionale e comunale Pasqualina Straface - è un insulto alla dignità delle famiglie, dei docenti e dei bambini di Schiavonea. Non rispondere neppure alle sollecitazioni della dirigente scolastica – ripetute più volte e persino rinnovate di recente – è il segno di un’arroganza intollerabile. I cittadini non meritano di essere presi in giro con false promesse e soluzioni improvvisate: pretendono chiarezza, tempi certi e scuole sicure. Se Stasi non è capace di garantire tutto questo, lo dica chiaramente alla città e abbia il coraggio di ammettere il suo fallimento. I nostri ragazzi non possono essere trattati come un peso: sono il futuro della nostra comunità e meritano rispetto.

STASI PREFERISCE AMBIZIONI PERSONALI A RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVE

Alle proprie responsabilità politiche e amministrative, Stasi ha preferito anteporre le ambizioni personali da candidato alle regionali, disinteressandosi della scuola e dei cittadini che amministra. Oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti: una città senza programmazione, famiglie prese in giro e bambini trattati come un peso. Il Movimento del Territorio non lascerà che questa vicenda precipiti nell’oblio e vigilerà con fermezza affinché i diritti negati – in questo caso il diritto costituzionale allo studio – non restino solo parole vuote sulla carta, ma trovino concreta realizzazione nella vita delle famiglie e dei bambini. Questo episodio deve diventare occasione di consapevolezza civile, perché una comunità matura sa riconoscere le proprie priorità e mettere al primo posto il futuro dei suoi ragazzi. –

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