Corigliano-Rossano, incontro in Comune con Enel e organizzazioni sindacali
Ribadita l'esigenza di rilancio complessivo sul sito di Sant'Irene
Corigliano-Rossano - Facendo seguito alla richiesta del Sindaco, Flavio Stasi, dei primi giorni di novembre nell'ambito della protesta dei lavoratori dell'indotto della centrale, si è tenuto questa mattina l'incontro tra Comune, Enel ed Organizzazioni Sindacali, previsto il 3 dicembre e poi rinviato per un impedimento del Primo Cittadino.
L'incontro è stato richiesto per affrontare l'emergenza occupazionale generata dal progressivo svuotamento dell'indotto della centrale, comprese le demolizioni, ma anche per chiedere ad Enel le prospettive di rilancio del sito di Sant'Irene, dal possibile riutilizzo di spazi importanti alla possibilità di rilancio del sito produttivo in chiave di energia sostenibile.
Nella introduzione il Sindaco ha sottolineato come la posizione dell'ente comunale sia rimasta sempre coerente all'esigenza di un rilancio complessivo dell'area, che non è contraria ad investimenti energetici sostenibili ma che tali investimenti devono dare risposte occupazionali adeguate e che vengano integrati in una nuova configurazione dell'area, attraverso la realizzazione del lungomare, la possibile rigenerazione della Sala Macchine a fini pubblici, una complessiva integrazione urbanistica di una zona di pregio. Inoltre il Primo Cittadino ha chiesto chiarimenti rispetto al percorso di demolizione delle ciminiere, annunciato e fermo da settimane.
Il confronto con i rappresentanti di Enel intervenuti è stato costruttivo anche se non ancora risolutivo.
In primo luogo è stato chiarito come l'azienda energetica abbia affrontato e superato le criticità impreviste rilevate all'avvio del cantiere per la demolizione delle ciminiere, con particolare riferimento ad un sottile strato d'amianto interno alle torri che non era previsto nella documentazione progettuale. La demolizione della prima ciminiera, dunque, proseguirà fino all'autunno 2026 con la bonifica interna della stessa, al termine della quale inizierà la demolizione, dall'alto verso il basso, della stessa.
Enel ha inoltre formalizzato la disponibilità a cedere le aree, private o in concessione, necessarie per la realizzazione del tratto di lungomare antistante all'area della centrale ed a contribuire con la progettazione dell'opera. Infine si è dichiarata disponibile sia a valutare la possibilità di cessione di aree al Comune (dalla Sala Macchine ai vecchi impianti sportivi) e soprattutto ad affrontare concretamente la possibilità di nuovi investimenti produttivi nell'area, ma che tali aspetti avrebbero richiesto approfondimenti e sviluppi successivi.
Al termine della discussione, alla luce delle informazioni condivise al tavolo, su richiesta del Sindaco è stata fissata una nuova riunione di aggiornamento alla fine di gennaio, nell'ottica di un confronto che deve dare risposte concrete al territorio.
"Si è trattato di un incontro interlocutorio ma utile – ha dichiarato il sindaco, Flavio Stasi – nel quale finalmente sono emersi degli elementi chiari, a partire dal percorso di demolizione delle ciminiere che sembrava fermo da mesi e dalla disponibilità, finalmente chiara, a metterci nelle condizioni di realizzare il lungomare, cedendo le aree e contribuendo alla progettazione".
"L'aspetto chiaramente più delicato ed importante della vicenda – ha continuato il Primo Cittadino - resta quello occupazionale, diventato drammatico nel momento in cui la rinuncia al progetto Idrogeno ha mortificato la prospettiva di sviluppo complessivo del sito in chiave di energia sostenibile. Da questo punto di vista l'aspetto positivo è che Enel ha aperto alla valutazione di potenziali investimenti sul sito, dichiarando prioritario che eventuali interventi energetici si realizzino nelle aree di proprietà dell'azienda, come quello di Sant'Irene. Questo aspetto come quello del possibile riutilizzo della Sala Macchine, che l'Amministrazione inquadra in uno sviluppo integrato e sostenibile dell'intera zona, necessita di essere coltivato maggiormente e per questa ragione ho chiesto ed ottenuto che il confronto venga aggiornato a stretto giro".
"Ovviamente è stato precisato sia da parte dell'Amministrazione Comunale che da parte delle Organizzazioni Sindacali – conclude Flavio Stasi – come in questi mesi di lavoro e di confronto non ci si aspetta di dover affrontare nuove emergenze sociali come quelle verificatesi nei primi giorni di novembre".
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