Condotta sotto esame, scena muta bocciata e meno smartphone: la svolta nelle scuole

Con il nuovo anno scolastico entrano in vigore regole più rigide su comportamento, interrogazioni orali e uso dei dispositivi digitali

A cura di Redazione
03 settembre 2025 15:30
Condotta sotto esame, scena muta bocciata e meno smartphone: la svolta nelle scuole -
Condividi

Il nuovo anno scolastico 2025/2026 segna un momento di svolta per la scuola italiana, grazie a un pacchetto di riforme strutturali introdotte attraverso decreti ministeriali, regolamenti e il Decreto Scuola PNRR (DL 45/2025), che hanno ridefinito molti aspetti dell’istruzione pubblica.

Le modifiche riguardano la disciplina scolastica, il voto di condotta, la riforma degli istituti tecnici, i diritti dei docenti e il welfare per le famiglie. Particolare rilievo è stato dato al caso della “scena muta”, fenomeno diventato di dominio pubblico nel 2024: da quest’anno, se uno studente si rifiuta deliberatamente di rispondere alle interrogazioni orali potrà essere bocciato anche con buoni voti negli scritti, mentre nei casi in cui il silenzio sia legato a blocchi emotivi, la commissione dovrà adottare criteri di valutazione più flessibili e personalizzati.

Una delle novità più rilevanti è la riforma del voto di condotta, approvata definitivamente a luglio 2025: non sarà più considerato un giudizio secondario ma uno strumento centrale per valutare il senso di responsabilità, il rispetto delle regole e la partecipazione alla vita scolastica. Le sospensioni brevi, fino a due giorni, non prevedono più l’allontanamento da scuola ma attività educative di riflessione, come la scrittura di elaborati o il coinvolgimento in progetti guidati dai docenti.

Per sospensioni fino a 15 giorni, gli studenti saranno impegnati in attività di cittadinanza solidale collegate al Piano Triennale dell’Offerta Formativa, come il volontariato o la collaborazione a progetti scolastici. In caso di sospensioni più lunghe, legate a comportamenti gravi, gli Uffici scolastici regionali affideranno lo studente ad associazioni del territorio per svolgere attività formative e riparative. Infine, per chi commette aggressioni verbali o fisiche contro insegnanti e dirigenti scolastici, sono previste pene severe.

Segui CosenzaOk