Concorso del Comune di Cosenza, Rifondazione Comunista: “Scelte che minano fiducia e credibilità dell’ente”

Il circolo Gullo-Mazzotta chiede trasparenza e una riflessione sull’uso delle graduatorie esistenti: “Così si danneggiano candidati, vincitori e istituzioni”

A cura di Redazione
22 dicembre 2025 09:00
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Il recente concorso bandito dal Comune di Cosenza ha acceso un duro dibattito pubblico, alimentando polemiche e perplessità che, secondo il Circolo “Gullo-Mazzotta” di Cosenza del Partito della Rifondazione Comunista, rischiano di arrecare un grave danno all’immagine, alla credibilità e all’autorevolezza dell’ente comunale.

Nel mirino del circolo le modalità complessive di gestione della procedura selettiva, giudicate tali da generare dubbi anche alla luce dei nomi dei vincitori. Una situazione che, si sottolinea nella nota, non penalizza soltanto i numerosi candidati che hanno partecipato confidando in criteri di trasparenza e imparzialità, ma finisce per danneggiare anche gli stessi vincitori, le cui competenze professionali rischiano di essere offuscate da un contesto percepito come controverso.

Secondo Rifondazione Comunista, una amministrazione pubblica non può limitarsi al mero rispetto formale delle norme, ma ha il dovere di tutelare la propria reputazione e garantire che ogni selezione sia non solo legittima, ma anche chiara, credibile e orientata all’interesse pubblico. Scelte che non tengono conto di questi aspetti, avvertono, finiscono per indebolire la fiducia dei cittadini e svilire il valore del lavoro pubblico.

Particolarmente critica viene definita la decisione di bandire una nuova selezione nonostante l’esistenza di una graduatoria valida e utilizzabile, quella del concorso CPI, che comprende quasi duemila idonei. Una graduatoria già frutto di un iter concluso, dalla quale – secondo il circolo – il Comune avrebbe potuto attingere in modo legittimo, efficiente e trasparente, evitando sprechi di risorse e ulteriori tensioni.

Ignorare graduatorie già disponibili, prosegue la nota, significa rinunciare a una soluzione razionale e inviare un segnale scoraggiante a migliaia di candidati che hanno superato selezioni impegnative confidando nel corretto utilizzo di quegli elenchi da parte degli enti locali.

Da qui l’appello finale del Circolo Gullo-Mazzotta al Comune di Cosenza, affinché apra una riflessione seria e responsabile sulle scelte compiute, rimettendo al centro i principi di trasparenza, buon andamento e interesse pubblico, nell’interesse dell’istituzione e dell’intera collettività.

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