Colpi di pistola all’Autostazione di Cosenza: indagini serrate su un possibile regolamento di conti
Due uomini in scooter sparano contro un gruppo di stranieri: nessun ferito, ma cresce la paura in una delle zone più delicate della città
Le forze dell’ordine stanno ricostruendo ogni dettaglio della sparatoria avvenuta sabato sera nei pressi dell’Autostazione di Cosenza, un episodio che ha riportato l’attenzione su una delle aree più problematiche della città. Le indagini, coordinate dalla Procura e condotte dai carabinieri del Comando provinciale guidati dal colonnello Andrea Mommo, procedono senza escludere alcun possibile movente, anche se gli investigatori sembrano concentrarsi soprattutto sull’ipotesi di un regolamento di conti legato agli equilibri dello spaccio nella zona.
Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, intorno alle 20 due individui a bordo di uno scooter si sarebbero avvicinati all’area antistante un bar-ristorante dell’Autostazione e avrebbero premuto il grilletto almeno due volte, mirando all’altezza del busto. I colpi sarebbero partiti da via Quintieri, diretti verso un gruppo di cittadini stranieri di origine africana che solitamente staziona nella zona. Dopo l’azione, lo scooter si è allontanato rapidamente nel reticolo di strade che circondano l’area, facendo perdere le proprie tracce.
I proiettili hanno centrato la fiancata di una Lancia Ypsilon parcheggiata lì vicino: un gesto dimostrativo, verosimilmente intimidatorio, che solo per circostanze fortunate non ha provocato feriti, considerando che l’Autostazione, pur non essendo particolarmente affollata a quell’ora, è comunque un punto di passaggio per molti cittadini diretti verso il centro di Cosenza.
L’episodio ha riacceso timori e tensioni tra residenti, pendolari e lavoratori, che da anni convivono con il degrado dell’area: risse frequenti, litigi tra gruppi di stranieri e la presenza di persone in evidente stato di alterazione rendono l’Autostazione uno dei luoghi considerati più fragili dal punto di vista della sicurezza urbana. Proprio per questo l’area è da tempo oggetto di controlli continui, pattugliamenti e presidi interforze.
Un contributo decisivo alle indagini potrebbe arrivare dalle telecamere di videosorveglianza presenti nei punti nevralgici dell’Autostazione: gli investigatori hanno già acquisito e analizzato diverse registrazioni, che potrebbero aiutare a individuare i due uomini in scooter, coperti da caschi integrali. Gli inquirenti, intanto, avrebbero già ridotto la rosa dei presunti responsabili.
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