A Rende il Carnevale diventa dei quartieri

Rende - Il Carnevale diventa dei quartieri. Hanno aderito tante persone provenienti da Villaggio Europa, Viale dei Giardini, Saporito e Linze, Quattromiglia...

A cura di Redazione
26 febbraio 2025 15:00
A Rende il Carnevale diventa dei quartieri -
Condividi

Rende – Il Carnevale diventa dei quartieri. Hanno aderito tante persone provenienti da Villaggio Europa, Viale dei Giardini, Saporito e Linze, Quattromiglia, Arcavacata e Santo Stefano. Le associazioni Villaggio Bene Comune, Auser, Entropia, Associazione Italiana Persone Down (AIPD), Benessere Bambino, I Quartieri 2.0, Aquiloni e l’Istituto Comprensivo “G. Falcone” si sono riunite per sperimentare il primo Carnevale cittadino che nasce dalla gente dei Quartieri per la gente dei Quartieri. In un contesto sistemico dove pagliacci e burattini ci governano attraverso le leve del sospetto, della paura dell’altro, del povero, dell’emarginato, dell’immigrato o semplicemente del “diverso”, vorremmo realizzare un Carnevale “dei Popoli” e delle “Tradizioni” che in positivi realizzi un momento di festa che mostri con evidenza che la “convivialità delle differenze” è una ricchezza da custodire. Festeggiare insieme alle persone che abitano i Quartieri di Rende, con le comunità dei migranti, con tutti coloro che riescono a celebrare la vita in comune pur appartenendo a religioni e tradizioni diverse. Contrastare con la pace la guerra, con la gioia dell’incontro la paura dell’altro che i media sono riusciti a rendere sentimento collettivo.

«Vogliamo mostrare – si legge in una nota -, semplicemente stando insieme, che solo partendo dalla diversità di ognuno di noi, diversità che alla fine esprime il nostro “talento” particolare, possiamo costruire una comunità viva e varia. Ritornare ad essere semplicemente uomini e donne, che vivono la città con un sorriso mettendo al centro la cooperazione al posto della competizione.

Vogliamo costruire un evento che partendo dal cibo, dalla socialità e dalla musica, sia capace di mostrare la bellezza variegata propria delle tante comunità che costituiscono l’unica comunità rendese e dell’area urbana cosentina. Un evento semplice e casereccio che parte dai più piccoli per arrivare ai più grandi. Un grande corteo festoso, gioioso e invadente gli spazi cittadini.

Quest’anno, sempre in maniera autogestita ed autofinanziata, abbiamo allargato l’organizzazione dell’evento ad altre associazioni, quartieri e comunità, partendo dai tanti migranti che oramai fanno parte del tessuto sociale dell’area urbana, fino agli artisti e a tutta quella rete di realtà che, specie in questo brutto momento storico, vogliono mettere la solidarietà, il sorriso e la cooperazione al centro ed al posto di concetti quali la sicurezza, l’individualismo e la paura.»

Segui CosenzaOk