Paride Marchio, ancora capitano della Pirossigeno: “Riparto dalla partita della vita. Ora voglio regalare grandi gioie a Cosenza”
Una conferma che è molto più di un semplice rinnovo: è la continuità di un legame profondo, di un patto sportivo e umano con una città

Per la settima stagione consecutiva, Paride Marchio sarà il capitano e leader della Pirossigeno Cosenza. Una conferma che è molto più di un semplice rinnovo: è la continuità di un legame profondo, di un patto sportivo e umano con una città, una società e una tifoseria che Paride considera “una famiglia”.
Marchio riparte da un momento ben preciso: l’ultima, decisiva partita della scorsa stagione, i playout contro il Petrarca.
“Quella è stata la mia partita migliore da quando sono qui. Non lo dico per vanità ma per i fatti: era la gara più importante e sono riuscito a tirare fuori la prestazione della vita. È da lì che voglio ripartire, perché quella partita è stata l’epilogo positivo di una stagione difficile”, racconta il capitano.
Il settimo anno in rossoblù non lo spaventa, anzi. “Questa è una famiglia. Sembra retorica ma non lo è: ogni anno è come un nuovo matrimonio. E stavolta voglio che sia il più esaltante di tutti. Basta inciampi, basta errori di gioventù: ora abbiamo le spalle larghe, la consapevolezza di cosa ci aspetta e la responsabilità di non sottovalutare più niente e nessuno”.
Un ruolo, quello del capitano, che Marchio sente cucito addosso, anche grazie al sostegno del nuovo allenatore Alfredo Paniccia. “Ho già parlato con lui: doveva essere una chiacchierata di pochi minuti, è durata molto di più. Mi ha fatto subito sentire parte di un progetto importante, alla pari. Le sue parole mi hanno riacceso un’ambizione che forse stava calando. Mi ha restituito la voglia di credere di nuovo in me stesso”.
Determinante, come sempre, sarà il pubblico. “Ho sempre giocato nella mia terra e quel pubblico è parte di me. Contro il Petrarca mi caricavo guardandolo, sentivo la spinta di chi non smetteva di crederci. Quest’anno giocheremo finalmente a casa nostra, il Palapirossigeno: non saremo più ospiti, ma padroni di casa. Se riusciremo a riportare quell’entusiasmo sugli spalti, potremo fare davvero qualcosa di grande”.
Marchio sa di avere sulle spalle il peso di un simbolo, ma lo vive come orgoglio e motivazione. “Sono fiero di essere il capostipite di questa realtà sul campo. Voglio ripagare la fiducia della famiglia Piro, della città e di tutta la squadra. Proverò a mettere in ogni allenamento lo spirito di quella partita decisiva. Se ci riuscirò, sarà lo specchio di ciò che vogliamo vedere ogni domenica”.
Tra la determinazione del capitano, l’esperienza di una squadra sempre più matura e la spinta del Palapirossigeno, i presupposti per una stagione di riscatto ci sono tutti. E Marchio promette: “Ce la metterò tutta per regalarvi più gioie possibile”.