Operazione ad alto impatto contro la criminalità cinese: coinvolta anche la Questura di Cosenza

Controllati 21 esercizi commerciali, identificate 51 persone e denunciate due irregolari

A cura di Redazione
04 agosto 2025 10:15
Operazione ad alto impatto contro la criminalità cinese: coinvolta anche la Questura di Cosenza -
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Cosenza – Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato, sotto il coordinamento del Servizio Centrale Operativo (SCO), ha portato a termine una vasta operazione di polizia, conclusasi lo scorso 1° agosto 2025. L’azione investigativa è stata avviata per contrastare i fenomeni criminali connessi alla comunità cinese presente in Italia, con particolare attenzione ai reati legati all’immigrazione clandestina, allo sfruttamento della prostituzione e del lavoro, alla contraffazione, alla distribuzione di stupefacenti e alla detenzione abusiva di armi.

L’operazione, definita ad “alto impatto”, ha coinvolto numerose Squadre Mobili su scala nazionale, tra cui quella della Questura di Cosenza. Gli investigatori cosentini hanno condotto approfondite indagini che hanno permesso di individuare soggetti e luoghi implicati in attività illegali, in particolare legate al meretricio e alla gestione di attività commerciali condotte da cittadini cinesi. Le verifiche, supportate da un’intensa attività informativa, hanno confermato che da anni, nel territorio della provincia di Cosenza, si svolge attività di prostituzione all’interno di case di appuntamento e centri benessere, con incontri fissati tramite numeri di telefono reperiti da siti di annunci online, come “Bakeca incontri”.

Nel corso dell’operazione, sono state denunciate due persone di nazionalità cinese, risultate irregolarmente presenti sul territorio nazionale in violazione delle disposizioni previste dal Testo Unico sull’Immigrazione. Una di esse è stata trasferita presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio (C.P.R.) di Roma - Ponte Galeria, per essere successivamente espulsa. Contestualmente, sono stati controllati ventuno esercizi commerciali gestiti da cittadini cinesi e identificate cinquantuno persone, tutte risultate in regola con il permesso di soggiorno.

L’operazione si inserisce nel quadro della più ampia progettualità nazionale denominata “Squadra Mobile”, avviata dallo SCO nel 2023, già impiegata in diversi ambiti di contrasto alla criminalità, come la devianza giovanile, lo sfruttamento della manodopera, il gioco illegale, la prostituzione, il furto di veicoli e le irregolarità legate al Decreto Flussi. Ulteriori servizi ad “alto impatto” sono già programmati nel capoluogo bruzio e nella provincia.

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