“Leggere per… Ballare”: Alice nel Paese delle Meraviglie prende vita in Calabria
Oltre 200 giovani ballerini partecipano alla sesta edizione del progetto, un’esperienza collettiva tra creatività, musica e danza
Prende il via in Calabria la sesta edizione del progetto “Leggere per… Ballare”, organizzato dal maestro e referente regionale Antonio De Luca. L’iniziativa, ormai consolidata nel panorama della danza, si distingue per il suo approccio non competitivo, dove ogni partecipante contribuisce alla creazione di un’opera collettiva, valorizzando il lavoro di squadra più che la sfida tra ballerini o scuole. Ideato dalla professoressa Pasi e sostenuto dal maestro Arturo Cannistrà come guida artistica, il progetto offre a giovani e talentuosi danzatori l’opportunità di confrontarsi con un’esperienza creativa che unisce disciplina e condivisione.
La nuova edizione porta in scena una versione originale di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, ispirata al celebre testo di Lewis Carroll, con musiche oniriche e ironiche che accompagnano il pubblico in un viaggio sensoriale in continuo mutamento. La regia cura con attenzione i dettagli scenici e le parti corali, trasformando il racconto in uno spettacolo dinamico e coinvolgente che esplora desideri, paure e percorsi interiori condivisi da spettatori di tutte le età.
Mercoledì scorso oltre duecento giovani ballerini hanno partecipato alle audizioni, dando inizio a un percorso che li condurrà alla realizzazione dello spettacolo, frutto di collaborazione e creatività condivisa. I protagonisti, tra cui Alice, il Bianconiglio, lo Stregatto e la Regina di Cuori, sono stati selezionati per interpretare i personaggi principali, mentre i coreografi delle scuole partecipanti guideranno le varie sezioni, assicurando la qualità artistica e l’armonia della produzione.
I maestri Cannistrà e De Luca sottolineano come il progetto rappresenti molto più di una semplice performance di danza: è un’esperienza collettiva che lascia un’impronta duratura nei cuori di chi vi partecipa e di chi assisterà allo spettacolo, confermando la capacità della danza di trasformare storie letterarie in emozioni concrete e condivise.
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