“Il Samaritano”: al Palacultura di Rende il teatro che cura l’anima
Tutto esaurito per “Il Samaritano”, lo spettacolo teatrale scritto e diretto dal regista calabrese Dino Garrafa, che andrà in scena il 23 giugno al Palacultura “Giovanni Paolo II” di Rende, con replic...

Tutto esaurito per “Il Samaritano”, lo spettacolo teatrale scritto e diretto dal regista calabrese Dino Garrafa, che andrà in scena il 23 giugno al Palacultura “Giovanni Paolo II” di Rende, con replica il 24 giugno alle ore 21.
I protagonisti? 15 ragazzi tra utenti, operatori e volontari della Comunità Regina Pacis, impegnati in un percorso di recupero e rinascita personale.
Lo spettacolo è il risultato di un percorso laboratoriale iniziato a ottobre 2024, che ha coinvolto i partecipanti in tre ambiti: teatro, scenografia e costumistica. Il progetto è stato curato da TeatroZero, con la guida di Garrafa per la parte recitativa e del maestro Gino Veneruso per le scenografie e i costumi.
“Il teatro richiede un lavoro profondo su sé stessi – spiega Garrafa – ed è perfettamente integrato con il percorso terapeutico. Abbiamo scelto la parabola del buon samaritano perché è il racconto che meglio rappresenta l’aiuto al prossimo”.
“Il Samaritano” non è una semplice trasposizione, ma una riscrittura originale che dà voce ai pensieri, ai conflitti interiori e ai gesti dei personaggi, ampliando i confini del testo evangelico e rendendolo attuale e profondamente umano.
La rappresentazione segna anche un traguardo importante per la Comunità Regina Pacis, fondata da don Dante Bruno, che quest’anno festeggia 40 anni di attività. La comunità oggi gestisce cinque strutture nella provincia di Cosenza: tre dedicate al recupero dalle dipendenze e due per donne in difficoltà e ragazze madri.
“Vorremmo organizzare un incontro con gli ex utenti in occasione dell’anniversario – racconta Rosalba Bruno, vicepresidente della comunità – per offrire esempi concreti a chi oggi affronta lo stesso percorso. Il nostro obiettivo è aiutare i ragazzi anche dopo, offrendo opportunità lavorative”.
Il metodo Regina Pacis si fonda su un approccio terapeutico multimodale, incentrato su preghiera, lavoro e obbedienza, per il recupero completo della persona sul piano psicologico, sociale e umano.
Tra i protagonisti sul palco c’è Francesco, 34 anni, ospite da un anno, che interpreta il Levita:
“È la mia prima esperienza teatrale, mi ha aiutato a sbloccarmi e a relazionarmi meglio. A chi ha vissuto il mio stesso percorso, consiglio di farsi aiutare: la comunità può davvero fare la differenza”.
Giuseppe, invece, interpreta il brigante:
“In comunità ritrovi la tua dignità. Ognuno di noi si rispecchia nell’altro. Nella vita siamo tutti un po’ viandanti, leviti, samaritani”.
In scena anche Enrico Bagatella, operatore con esperienza diretta, e la psicologa Vanessa Fragrale.
Lo spettacolo è impreziosito dal contributo musicale del cantautore calabrese Antonello Armieri, autore di due brani inediti, e dalle coreografie di Natasha Cucunato.
Il ricavato delle serate sarà interamente destinato al sostegno delle attività della Comunità Regina Pacis.
Biglietti e prevendite su www.inprimafila.net