Diocesi di Rossano-Cariati, “Unti per la missione”: Messa Crismale nel segno della speranza
Nel pomeriggio di mercoledì 16 aprile, Mercoledì Santo, la Cattedrale di Maria SS. Achiropita ha ospitato la solenne Messa Crismale, uno dei momenti più significativi dell’intera Settimana Santa, simb...

Nel pomeriggio di mercoledì 16 aprile, Mercoledì Santo, la Cattedrale di Maria SS. Achiropita ha ospitato la solenne Messa Crismale, uno dei momenti più significativi dell’intera Settimana Santa, simbolo dell’unità della Chiesa attorno al proprio Vescovo.
A presiedere la celebrazione è stato S.E. Mons. Maurizio Aloise, Vescovo della Diocesi, affiancato da tutti i presbiteri diocesani, dai Vescovi emeriti, religiosi, religiose, seminaristi e da una folta rappresentanza di fedeli provenienti dalle diverse parrocchie. Una partecipazione corale che ha reso visibile la comunione della Chiesa locale.
Il servizio liturgico, curato dalla Cattedrale insieme all’Ufficio Liturgico Diocesano, è stato animato dalla Vicaria di Longobucco. I canti sono stati eseguiti da un coro diocesano formato da cori parrocchiali di tutto il territorio.
Durante la liturgia sono stati benedetti gli oli santi: l’Olio dei Catecumeni, l’Olio degli Infermi e il Sacro Crisma, che saranno utilizzati per l’amministrazione dei sacramenti nelle comunità diocesane nel corso dell’anno.
Nell’omelia, il Vescovo ha posto l’accento sul significato profondo di questa celebrazione: una Chiesa in cammino, segno di speranza. Collocandosi nell’Anno Giubilare della Speranza e nel cuore del Cammino Sinodale, il Vescovo ha sottolineato:
“Ci stringiamo attorno all’altare del Signore come un unico popolo santo di Dio, come una Chiesa che vive, che cammina, che ascolta nella forza dello Spirito.”
Ha poi rivolto un forte invito alla comunità diocesana a vivere con rinnovata intensità la propria vocazione missionaria, ricordando che:
“Siamo unti per la missione, chiamati ad essere segni di speranza, artigiani della prossimità, seminatori di pace.”
Tre urgenze emerse nel processo sinodale, discusse anche nell’assemblea di Roma, sono state particolarmente evidenziate: comunicare, apprendere e assemblare. Tre strade per costruire una Chiesa che sia davvero “casa per tutti e spazio di misericordia”, capace di ascolto, accoglienza e discernimento.
Nel giorno del rinnovo delle promesse sacerdotali, il Vescovo si è rivolto in modo particolare ai presbiteri, ricordando:
“Siamo inviati non per dominare, ma per servire; non per giudicare, ma per curare.”
Infine, un messaggio di incoraggiamento alla comunità intera: non cedere alla stanchezza o al disincanto, ma riconoscere e custodire i segni di speranza già presenti:
- giovani che si avvicinano con nuove domande,
- famiglie che riscoprono la fede,
- comunità più collaborative,
- sacerdoti silenziosamente dediti,
- una rete viva di parrocchie, movimenti e associazioni che continuano ad annunciare il Vangelo con forza e gioia.
“Popolo santo di Dio, siamo unti per fare della nostra vita un dono, per camminare insieme nella sinodalità, per custodire una speranza più forte della paura e per mostrare a tutti il volto di una Chiesa che sa ancora generare gioia.”
Al termine della celebrazione, ogni parrocchia ha ricevuto dal Vescovo un voucher–contributo da destinare a un’opera concreta di carità sul territorio. Un gesto simbolico e pastorale che rappresenta una “restituzione” da parte del Vescovo alle comunità, sostenuto dal fondo della Carità del Vescovo alimentato durante le visite pastorali.
In questo Anno Giubilare della Speranza, il Vescovo ha voluto che quanto ricevuto venisse restituito ai poveri, affinché ogni comunità possa vivere un segno tangibile di prossimità, condivisione e speranza.
Foto sito diocesi rossano-cariati