Daniel Ibañes carica la Pirossigeno Cosenza: “Abbiamo un’altra opportunità per fare qualcosa di bello”

Alla vigilia della sfida di andata dei playout di Serie A tra Vinumitaly Petrarca e Pirossigeno Cosenza, in programma sabato 31 maggio alle ore 19:00 alla Palestra Gozzano di Padova, il tecnico rossoblù Daniel Ibañes ha parlato ai microfoni del sito ufficiale del club. Parole cariche di realismo, ma anche di fiducia e consapevolezza.

“Sapevamo che la salvezza sarebbe stata difficile”, ha ammesso Ibañes. “È vero che abbiamo fatto uno o due passi avanti in qualche giornata, siamo stati anche fuori dalla zona pericolosa, ma poi ci siamo ritornati. Quando si inizia male è difficile cambiare tutto. Alla fine, però, siamo qui con un’altra opportunità per fare qualcosa di bello.”

Sul piano personale, il tecnico spagnolo sottolinea come il suo approccio non sia cambiato: “La mia maniera di lavorare e di vivere è questa: serena. Io sono una persona felice, con la mia famiglia siamo tutti felici. Porto questo anche alla squadra, cerco ogni giorno di stare bene con loro e trasmettere tranquillità.”

Uno degli aspetti più apprezzati dai suoi giocatori è proprio la capacità di creare un legame umano forte: “Sono contento del rapporto che ho costruito con la squadra, i tifosi e lo staff. Mi hanno accolto a braccia aperte e lavorare così è più facile. Mi sento uno di loro.”

Dal punto di vista tecnico, il rendimento della squadra sotto la sua guida parla chiaro: media punti di 1,41 a partita, con 17 punti raccolti in 12 gare. “Poteva andare meglio, certo, ma sono felice. Abbiamo fatto tutto ciò che pensavo si potesse portare a questa squadra.”

Il destino ha voluto che i playout si aprissero proprio contro lo stesso avversario dell’ultima giornata di campionato, ma Ibañes mette subito le cose in chiaro: “Non sarà la stessa partita. Loro recuperano giocatori e anche loro si giocano la vita, sportivamente parlando. Ma noi non cambieremo nulla del nostro approccio. Lavoriamo su ciò che ci ha portato fin qui e cercherò di trasmettere serenità ai ragazzi.”

“Vincere sarebbe spettacolare, ma anche un pareggio andrebbe bene. Giocare il ritorno in casa è un vantaggio. Martedì sono sicuro che il campo sarà pieno, e i ragazzi daranno il 100%.”

Infine, una chiusura simbolica che riprende un motto già lanciato in passato e che ora più che mai può diventare un grido di battaglia:
“Iamo lupi!”