Contro la violenza sulle donne serve «non voltarsi dall’altra parte»
Sono 22 le donne che da inizio anno sono state uccise da un uomo, un compagno, un amico. Altrettante sono invece quelle vittime di violenza troppe volte costrette al silenzio dalla paura di non essere...

Sono 22 le donne che da inizio anno sono state uccise da un uomo, un compagno, un amico. Altrettante sono invece quelle vittime di violenza troppe volte costrette al silenzio dalla paura di non essere ascoltate, capite aiutate. Di storie ne abbiamo ascolto tante ne abbiamo raccontate troppe, e troppe poche con un lieto fine. Proprio nei giorni scorsi l’Arma dei Carabinieri di Crotone ha pubblicato alcuni dati che fanno riflettere su quanto questo fenomeno sia una vera piaga sociale, dati però che dimostrano come sempre più donne denunciano e come sempre più spesso persone vicino alla vittime segnalano episodi di violenza, un atto di coraggio, umanità e civiltà. Un passo fondamentale reso possibile anche dal sostegno di molte associazioni presenti sul territorio.
E nel clou dell’estate anche la Polizia di Stato ha deciso di rilanciare “Questo non è amore”, la campagna permanente di comunicazione contro la violenza di genere, attraverso uno spot televisivo e sui canali social. «Lo spot – si legge in una nota – ricorda che la violenza sulle donne è un fenomeno che riguarda tutti noi, ogni giorno, non solo quando accade un fatto drammatico, quando celebriamo una triste ricorrenza o il 25 novembre. Protagonista è Filomena Di Gennaro, una donna giovane, intelligente, che ha superato le prove per entrare nelle forze dell’ordine.
Nel 2017 è stata violentemente aggredita dal suo ex fidanzato che, incapace di accettare la fine della loro relazione, le ha sparato 8 colpi di pistola tentando di ucciderla. Filomena è sopravvissuta, vive su una sedia a rotelle ma questo non le ha impedito di rifarsi una vita, sposarsi, avere dei figli. Dopo aver incontrato un amore malato, ne ha trovato uno sano, che l’ha aiutata a superare il momento più drammatico della sua vita e che la sostiene e la incoraggia a raccontare la sua storia nelle scuole per insegnare ai giovani a non tacere di fronte ai primi segnali di un amore tossico, anche quando non ci riguarda direttamente. Filomena chiede a tutti di “non voltarsi dall’altra parte perché siamo tutti coinvolti, come società nel suo insieme e come singoli cittadini».
Silvia Gaetano