Blitz dei Carabinieri Forestali tra Crucoli e Terravecchia: fermata escavazione abusiva

CRUCOLI (KR) / TERRAVECCHIA (CS) – Continuano le attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri nell’ambito della campagna nazionale “Fiume Sicuro 2025”, promossa dal Comando Carabinier...

A cura di Redazione
13 maggio 2025 08:40
Blitz dei Carabinieri Forestali tra Crucoli e Terravecchia: fermata escavazione abusiva -
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CRUCOLI (KR) / TERRAVECCHIA (CS) – Continuano le attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri nell’ambito della campagna nazionale “Fiume Sicuro 2025”, promossa dal Comando Carabinieri per la Tutela Forestale e dei Parchi con l’obiettivo di prevenire e reprimere i reati ambientali, in particolare nelle aree fluviali.

Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Forestale di Cirò hanno sorpreso tre persone mentre eseguivano lavori di estrazione abusiva di materiale inerte con mezzi meccanici dall’alveo del fiume Nicà, al confine tra le province di Crotone e Cosenza, precisamente tra i comuni di Crucoli (KR) e Terravecchia (CS).

Operazione in flagranza
I militari, durante un controllo, hanno notato la presenza di mezzi meccanici fermi sulla superficie golenale del corso d’acqua, dove erano evidenti i segni di un cantiere di movimento terra. Dopo essersi appostati, hanno osservato il sopraggiungere di tre persone che, ignare di essere osservate, hanno ripreso l’attività di prelievo illecito.

Colti sul fatto, i soggetti sono stati immediatamente fermati e identificati. Alla richiesta di esibire autorizzazioni, non hanno potuto fornire alcun documento, motivo per cui sono stati arrestati in flagranza per furto aggravato ai danni dello Stato, poiché si trattava di beni demaniali destinati alla pubblica utilità. L’azione si è svolta sotto le direttive della Procura della Repubblica di Castrovillari.

Lavori abusivi e rifiuti edili nel letto del fiume
Dai controlli successivi è emerso che gli operai erano intenti a riempire la buca scavata – profonda e ampia – con terre da scavo miste a rifiuti provenienti da attività di demolizione, tra cui laterizi, calcinacci, calcestruzzo e traversine ferroviarie.

I mezzi utilizzati sono stati posti sotto sequestro penale.

Condanne e deferimenti
I tre soggetti arrestati – G.M. (35 anni, di Crosia), V.F. (51 anni) e A.G. (58 anni), entrambi di Cariati – sono stati condannati per direttissima a pene comprese tra 6 e 8 mesi di reclusione, con pena patteggiata e sospesa, oltre a una multa.

Oltre agli arrestati, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria anche il titolare della ditta crotonese per la quale gli operai lavoravano, gestore di un impianto di recupero inerti situato nelle vicinanze del sito.

I reati contestati includono anche:

  • invasione di terreni demaniali in area vincolata,
  • gestione illecita di rifiuti,
  • deterioramento di beni paesaggistici,
  • modifica dello stato dei luoghi,
  • ulteriori violazioni ambientali attualmente in fase di verifica.

La campagna “Fiume Sicuro 2025” si inserisce nel quadro delle iniziative per il contrasto al dissesto idrogeologico, aggravato da interventi illeciti che destabilizzano i corsi d’acqua e i fenomeni naturali connessi, causando danni economici e, in casi estremi, la perdita di vite umane.

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