Al via a San Costantino Albanese la Scuola Internazionale di Etnografia Audiovisuale
San Costantino Albanese parte il progetto “Il Borgo dei suoni” 21 luglio -3 agosto 2025

Al via la Summer School estiva con registi, cineasti e documentaristi di fama per una serie di eventi aperti anche al pubblico e un fitto programma di lezioni e seminari rivolti a 12 filmmaker provenienti da ogni parte del mondo chiamati a realizzare prodotti multimediali sulla vita e la cultura di una piccola comunità arberesh con una ricca tradizione culturale e punte di riconosciuta eccellenza nell’ambito musicale
San Costantino Albanese, una piccola comunità albanofona ai piedi del Pollino, in provincia di Potenza, conserva nel nome, nella lingua, nelle tradizioni, ma anche nelle architetture e nelle funzioni religiose di rito bizantino, il lascito delle popolazioni albanesi che vi hanno trovato rifugio nella prima metà del Cinquecento. Allo stesso tempo, mantiene vive le tradizioni culturali dell’area, la Val Sarmento, godendo di quella che Carmine Abate ha chiamato “identità per addizione”: due eredità culturali, fuse in una del tutto originale, con punte di riconosciuta eccellenza nell’ambito musicale dove le due componenti si specchiano nella vivacità del canto polifonico e nel repertorio per zampogne. Nel segno di questa eccellenza si pone l’ambizioso progetto denominato “Il Borgo dei suoni”, destinato ad animare a suon di musica la vita della comunità con un piano articolato di iniziative rivolte a valorizzarne e promuoverne le peculiarità culturali.
Dal 21 luglio al 3 agosto, la Scuola Internazionale di Etnografia Audiovisuale porterà così nel paese etnomusicologi, cineasti, documentaristi e studiosi di grande prestigio, impegnati in un fitto programma di lezioni e seminari rivolti a 12 filmmaker provenienti da ogni parte del mondo, chiamati anche a realizzare prodotti audiovisivi e installazioni multimediali su aspetti che riguardano la vita, la cultura, l’ambiente e il territorio di questa piccola comunità arbëresh, con particolare riferimento alla sua spiccata vocazione musicale che ha fatto sì che fosse ininterrottamente interessato da rilevazioni sul campo, dalle pionieristiche ricerche di Ernesto De Martino e Diego Carpitella fino ai giorni nostri.
Tra i docenti, Pat Collins (regista, produttore e sceneggiatore irlandese pluripremiato, autore di oltre 30 film), Magali De Ruyter (antropologa, etnomusicologa, traduttrice e musicista, docente all'Università di Parigi VIII), Steven Feld (antropologo, regista, artista e performer, autore di studi fondamentali su Papua Nuova Guinea e Ghana ma con forti interessi anche per la Basilicata) e Rossella Schillaci (documentarista e antropologa, autrice di importanti lavori sulla Basilicata). Lorenzo Ferrarini (regista, fotografo e fonico, docente presso il Granada Centre for Visual Anthropology dell’Università di Manchester) è il direttore della Summer School, con il coordinamento didattico di Alexandra D’Onofrio (regista e documentarista, docenteanche lei dell’Università di Manchester) e il coordinamento generale di Nicola Scaldaferri (etnomusicologo, musicista e docente presso l’Università di Milano, autore di studi magistrali sulle musiche tradizionali della Basilicata).
Molto fitto anche il programma degli eventi aperti al pubblico con proiezioni di alcune opere di grande interesse sui temi della ricerca che, alla presenza degli stessi autori, si terrano alle 21,30, nel cortile della Chiesa Parrocchiale, secondo questo calendario:
21 luglio: Materiali d’archivio su S. Costantino Albanese
22 luglio: Pat Collins, Pilgrim; Silence
24 luglio: Pat Collins, That They May Face the Rising Sun
27 luglio: Rosella Schillaci, Vjesh/Canto
29 luglio Steven Feld, JC Abbey, Ghana’s Puppeteer
3 agosto Gianluca e Massimiliano De Serio, Canone effimero
Nei pomeriggi del 2 e del 3 agosto invece, presso la Casa Parco, si potrà seguire la presentazione dei lavori dei 12 filmmaker.
Promossa da Squilibri d’intesa con l’Università degli Studi di Milano (LEAV- Laboratorio di Etnografia Audiovisuale) e in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari e il Granada Center for Visual Anthropology dell’Università di Manchester, la Scuola Internazionale di Etnografia Audiovisuale fa parte del più articolato progetto “Il borgo dei suoni”, promosso dal Comune di San Costantino Albanese con il sostegno finanziario della Regione Basilicata e la collaborazione di numerosi partner al fine di promuovere e valorizzare la cultura e le tradizioni della comunità.
Dopo la Scuola internazionale di Etnografia Audiovisuale, dal 9 al 22 agosto, la seconda edizione del festival “Suoni di minoranza” sulle musiche delle minoranze linguistiche italiane, con numerosi gruppi provenienti da più parti d’Italia, e due appuntamenti di rilievo con Enzo Gragnaniello (13 agosto) e Enzo Avitabile e I bottari di Portico (22 agosto)