In Calabria un mare cristallino è possibile

Sono 21 i punti monitorati in Calabria dai volontari e dalle volontarie di Goletta verde: 12 foci di fiumi o canali e 9 punti a mare. Sei campioni sono stati prelevati rispettivamente lungo la costa nella provincia di Reggio Calabria e 6 a Cosenza, 5 in quella di Vibo Valentia, 3 in quella di Catanzaro e 1 di Crotone.

Complessivamente 11 i risultati oltre i limiti di legge secondo il giudizio di Goletta verde, tutti alle foci dei fiumi, dove vige il divieto di balneazione, di cui 10 risultati fortemente inquinati e 1 inquinato. Tra questi uno anche a Le Castella. Quest’anno alla presentazione dei dati era presente Arpacal che sottolineato e spiegare meglio questi dati comunicando anche i risultati dei monitoraggi dell’agenzia.

Secondo il direttore generale Domenico Pappaterra quello di Legambiente è «un lavoro complementare e non sostitutivo rispetto a quello svolto da Arpacal. Dai dati in nostro possesso – ha proseguito il dg Pappaterra – il 94% delle acque analizzate è in qualità eccellente e solo il 3% in qualità scarsa; questi numeri ci restituiscono una fotografia di una regione dalle potenzialità spesso inespresse e che ha i propri punti deboli nel sistema depurativo ma anche negli scarichi illegali di aziende agricole o industriali, villaggi turistici e proprietà private.

Proprio questa approfondita conoscenza delle criticità e grazie alle iniziative di alcune Procure e associazioni, dalla sinergia con l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Capitaneria di Porto e dalla determinazione del Presidente della Regione del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, si è potuta creare, già nell’inverno scorso, una task force per il mare che sta operando sul mar Tirreno nel tratto compreso tra Tortora e Nicotera permettendo un netto miglioramento dei parametri rispetto al passato.

Certo il lavoro da fare è ancora tanto ha concluso Pappaterra, ma facendo nostro lo slogan della campagna di Goletta Verde 2022 “non ci fermeremo mai” vogliamo perseguire come obiettivo la diminuzione degli illeciti ambientali al fine di custodire e conservare la biodiversità in Calabria e poter usufruire al 100% di un mare pulito e cristallino».
La nuova ordinanza della Regione.

«Aumentare i controlli sui lidi, sulle strutture ricettive, sui Comuni, affinché esercitino anche loro attività di monitoraggio in quelle zone non a norma». Per questo il presidente della Regione Roberto Occhiuto ha firmato una nuova ordinanza con cui si dispone che i gestori degli stabilimenti balneari facciano dei controlli sull’efficienza dei loro impianti di depurazione e inviino gli esiti di questi controlli all’Arpacal. Stessa cosa dovranno fare le strutture ricettive e alberghiere.

Nell’ordinanza si dispone, inoltre, che i Comuni dei litorali costieri di tutta la Regione facciano dei controlli a campione sulle aree non collettate e sulle strutture turistiche, e inviino sempre tali controlli all’Arpacal. Altro punto dell’ordinanza riguarda gli autospurgo, i quali prima di effettuare ogni intervento dovranno inviare una Pec al Comune e all’Arpacal.