Medicina, Veterinaria, Odontoiatria. E ancora, Architettura, Professioni Sanitarie: sono i corsi che ogni anno vedono schiere di ragazzi combattere a suon di quiz per riuscire a conquistare un posto in facoltà. Ma sono tanti altri i percorsi che, pur non essendo interessati dall’accesso programmato nazionale, prevedono il numero chiuso: Ingegneria, ad esempio, o ancora: Scienze Motorie, Biologia, Design, Economia e via dicendo.
Così, alla fine, saranno centinaia di migliaia gli studenti che faranno i conti a settembre – molti per la verità hanno già iniziato in primavera – con le prove di accesso al corso messo nel mirino. Molti sono neodiplomati che, dunque, dopo un breve momento di pausa, devono già tornare a studiare.
I metodi di preparazione sono i più disparati, ma spesso il ripasso sui testi scolastici non è sufficiente. Infatti, il test d’ingresso di solito si pone con una prova con tante domande a risposta multipla, a cui rispondere in un tempo tutto sommato contenuto. Ma come organizzare la propria preparazione ed eventualmente scegliere il tipo di supporto più adatto alle proprie esigenze? Lo spiega Rosella Sidari, Consulente Didattico di Skuola.net | Ripetizioni.it, la piattaforma italiana leader nelle lezioni private in presenza e a distanza.
La prima cosa da capire è quando conviene iniziare a studiare. Non pochi studenti, infatti, già durante la primavera provano a conciliare lo studio per gli esami con quello dedicato ai test. E fanno bene visto che, secondo il Consulente Didattico, l’ideale sarebbe sempre quello di prepararsi per tempo. In molti, però, sottovalutano questo aspetto e contattano i servizi di ripetizioni, come Skuola.net | Ripetizioni.it, poco prima del giorno della verità. I
n quei casi, il compito del Consulente Didattico sarà proprio quello di preparare un Percorso adeguato per poter sviluppare in una manciata di settimane tutti gli argomenti, in maniera tale da poter arrivare alla data del test preparati a dovere.
Fermo restando che, per avere alti tassi di successo, il tempo di preparazione ideale sarebbe di circa 12 mesi. Tuttavia è consigliabile anche ai ritardatari di provare l’impresa. Partecipare al test, anche in caso di insuccesso, spiana la strada per avere più possibilità al secondo tentativo.
Una volta compreso che è tempo di studiare, ci si inizia a chiedere: “Come?”. Qual è, insomma, la strategia vincente. Rivolgersi a dei tutor specializzati per la preparazione ai test di ingresso alle facoltà universitarie potrebbe essere la mossa giusta. In genere, però, non serve solo un tutor specializzato nelle materie oggetto del test.
Così come è un grosso errore pensare di prepararsi esclusivamente sulla materia in cui riteniamo di essere carenti. Sarebbe opportuno, infatti, avere a fianco un tutor o una realtà che abbia anche dimestichezza nel preparare alla modalità di svolgimento del test (domande a tempo, strategia da adottare durante lo svolgimento del test, conoscenza dei meccanismi delle graduatorie).
E’ ciò che nessuno si augura. Se non si supera il test, segnala il Consulente Didattico, probabilmente ci si è mossi in ritardo oppure le lacune sono forti. O entrambe le cose. La soluzione, in vista di un nuovo tentativo l’anno successivo, potrebbe essere iniziare da lontano un percorso meno intensivo ma che, nel tempo, permetta di recuperare le carenze che hanno portato all’insuccesso.
Nel frattempo, si può anche valutare l’inserimento in una facoltà affine così da non perdere tempo con la sola intenzione di riprovarci l’anno, facendosi magari convalidare gli esami dati una volta entrati nella facoltà a numero chiuso.
Da anni il numero chiuso ha alimentato un vero e proprio mercato della preparazione ai test d’ingresso, nel quale operano sia società di formazione sia docenti privati indipendenti. Nel primo caso, si tratta di strutture che erogano corsi di preparazione di vario taglio e costo: più si spende, maggiore è la durata e il focus che i docenti dedicano ad ogni singolo candidato.
Ci si può imbattere in tante realtà, alcune storiche e altre più giovani. Come sempre, la qualità dell’offerta si manifesta nei feedback o nelle recensioni degli utenti, che il digitale oggi rende accessibili a tutti. Tuttavia se si desidera un percorso totalmente personalizzato e adatto alle proprie caratteristiche personali, è sicuramente meglio prediligere un rapporto “uno a uno”.
Quali sono le caratteristiche che ci fanno capire che abbiamo di fronte la persona giusta per raggiungere l’obiettivo? Il Consulente Didattico spiega che su Skuola.net | Ripetizioni.it, ad esempio, esiste la categoria “SuperTutor“, dove vengono inseriti quegli insegnanti che hanno un titolo di studio coerente con la materia su cui propongono le ripetizioni, con un notevole numero di lezioni alle spalle in quella disciplina specifica e soprattutto con tanti feedback positivi da parte degli studenti che hanno avuto modo di seguire. Sintetizzando, sono i migliori in quella materia e per quello specifico livello di istruzione.
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