Come si vive in calabria? Ce lo dice l’Istat

Come si vive in calabria? Ce lo dice l’Istat

Calabria – Le province calabresi hanno livelli di benessere relativo più bassi rispetto sia al complesso dei territori del Mezzogiorno sia dell’Italia. Classificando le province italiane in 5 classi di benessere relativo (bassa, medio-bassa, media, medioalta e alta) sul complesso degli indicatori disponibili per l’ultimo anno di riferimento (2020-2022), il 30,2 per cento delle misure colloca le province calabresi nella classe di benessere più bassa e il 55,8 per cento delle misure nelle classi medio-bassa e bassa.

I segnali favorevoli sono meno frequenti. Meno del 25 per cento delle misure si concentra nelle due classi di benessere relativo più alte (la media delle province del Mezzogiorno è 26,4 per cento). È quanto emerge dal report Istat sui Bes dei Territori (BesT), un sistema di 70 indicatori di benessere equo e sostenibile riferiti alle province e città metropolitane italiane, che l’Istat diffonde annualmente a partire dal 2018.

La Calabria si colloca tra le regioni europee con i risultati migliori per due dei nove indicatori BesT disponibili per il confronto: Speranza di vita alla nascita nel dominio Salute (86°posto su 234 regioni; anno 2021); Rifiuti urbani prodotti nel dominio Ambiente (38° posto su 139 regioni per cui il dato è disponibile; anno 2019). I restanti sette indicatori, appartenenti ai domini Salute, Istruzione e formazione, Lavoro e conciliazione dei tempi di vita, Politica e istituzioni e Innovazione, ricerca e creatività, sono su livelli più bassi della media Ue27. Le province più svantaggiate della regione sono Reggio di Calabria, che nell’ultimo anno si trova nelle due classi di coda della distribuzione nazionale per il 63,9 per cento degli indicatori, seguita da Crotone (60,7 per cento).

Quest’ultima si trova nella classe di benessere relativo bassa per il 41,0 per cento delle misure, distanziando Catanzaro, che invece sembra raggiungere un livello medio-alto, di ventitré punti percentuali. In quasi tutti i domini buona parte degli indicatori evidenzia ampi divari tra la provincia con i risultati migliori e quella con i risultati peggiori. Invece, la distanza tra le province calabresi è minima per gli indicatori del dominio Benessere economico.

I dati delle aree protette e l’energia elettrica da fonti rinnovabili, assegnano alla provincia di Crotone i risultati migliori in assoluto. Qui si riscontra infatti la maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili rispetto al consumo complessivo, grazie soprattutto al contributo delle bioenergie e della produzione di energia eolica per via dei parchi diffusi sul territorio provinciale. Peccato però che da noi si disperda troppa acqua potabile e si producano troppi rifiuti.