Un talento puro, un giovane che ha saputo perseguire una passione nonostante le molteplici difficoltà. Un cammino difficile ma ricco di soddisfazioni, un figlio della città di Crotone che con perseveranza e dedizione ha saputo portare in giro per il mondo la crotonesità.
Si tratta di Alessandro Riga (in foto: Carlos Quesada), etoilè oltre che Ballerin Principal presso la Compagnia Nacional de Danza di Madrid. Per lui, tra i tanti lavori, anche quello di primo ballerino nello spettacolo “Amleto Principe” su richiesta di Carla Fracci.
Sei da tanti anni un orgoglio crotonese, come nasce questa tua passione, diventata nel tempo un vero e proprio lavoro?
«La mia avventura in questo mondo è iniziata per caso. I miei genitori cercavano un’attività da farmi fare dopo la scuola, all’epoca c’era una piccola scuola di danza che nel corso del tempo è cresciuta parecchio, la “Maria Taglioni”, da li decisi di iniziare e fare una prova ma in breve tempo la passione è cresciuta giorno dopo giorno e non ho più smesso».
La mancanza di strutture nel territorio ha portato Alessandro Riga a lasciare la sua città in cerca di fortuna.
«Inizialmente la mia era una passione da coltivare un paio di volte a settimana, progressivamente tra esami svolti e maestri del campo che arrivavano da fuori, nacque l’idea di spostarmi a Roma per effettuare degli studi mirati ed ampliare i miei orizzonti. All’età di 15 anni, in accordo con la mia famiglia, decisi di trasferirmi nella capitale frequentando la Scuola dell’Opera di Roma».
Una carriera che è proseguita a passo spedito con diversi lavori svolti di grande prestigio, tra questi il ruolo di Primo Ballerino nello spettacolo “Amleto Principe” di Beppe Melegatti su chiamata di Carla Fracci.
«Se penso da dove sono partito non mi sarei aspettato una carriera con così grandi successi. Sono partito da una piccola realtà come Crotone, città che rimane nel mio cuore e che vorrei riabbracciare, la mancanza di sbocchi mi ha portato a girare il mondo per lavoro. Ora, ricopro il ruolo di Ballerin Principal presso la Compagnia Nacional de Danza di Madrid, qui stiamo lavorando nonostante la pandemia».
Le doti di Alessandro Riga lo hanno portato, nel corso degli anni, ad essere paragonato oltre che definito successore di Roberto Bolle, altro grandissimo interprete italiano.
«Ad ottobre celebrerò i 20 anni dalla firma del mio primo contratto professionale, nonostante la mia età ho maturato grande esperienza. Essere accostato ad un grandissimo come Roberto Bolle è un immenso onore per me, lo rispetto tantissimo, abbiamo collaborato alcune volte insieme. Posso dire di essere orgoglioso di tutti i passi fatti durante il corso della mia carriera».
Un sogno nel cassetto rimane, ed è legato alla sua città, Crotone.
«Nel corso della mia attività artistica e lavorativa ho visitato diverse città, ho svolto attività diciamo in giro per il mondo. Un sogno mio personale è però quello di potere tornare a Crotone ed esibirmi davanti alla mia gente nel nuovo Teatro Comunale. Sarebbe una gioia immensa, forse la più grande della mia carriera, da crotonese e da cittadino di questa città».
Un futuro che potrebbe anche vederlo investire nel suo territorio.
«Devo essere sincero? Ora sto come ora sto pensando alla mia carriera. Ho 35 anni, non sono un giovanotto e neppure troppo avanti con l’età. Ho ancora degli anni di attività a mia disposizione. Non escludo un ritorno a Crotone, così come non posso escludere di dedicarmi, a carriera conclusa, nella mia terra alla ricerca e valorizzazione dei talenti crotonesi. Staremo a vedere, nella vita mai dire mai».
Leonardo Vallone