6 settembre 1993 | i Fuochi dell’Enichem di Crotone – Quella notte di trent’anni in cui bruciò l’orgoglio di Calabria

6 settembre 1993 | i Fuochi dell’Enichem di Crotone – Quella notte di trent’anni in cui bruciò l’orgoglio di Calabria

Fuochi dell’Enichem6 settembre 1993, ore 20;50 dalle fabbriche di Crotone si leva una colonna di fumo. Brucia l’asfalto, fuochi all’interno della ex Montecatini. No, non è un incendio, ma la rabbia dei lavoratori che protestano contro i licenziamenti attuati dal colosso chimico dell’Eni.
6 settembre 1993, ore 20;50 i riflettori dei media italiani si accendono su Crotone.

I giornalisti delle più importanti testate italiane si trasferiscono qui e si insediano nella fabbrica insieme ai lavoratori, raccontano i momenti più concitati ma anche le storie, le sensazioni di un momento davvero eclatante.
La politica nazionale affronta il “caso Crotone”.

Sono passati 30 anni da quella sera, trent’anni da quell’avvenimento che avrebbe potuto cambiare le sorti di un territorio ma che purtroppo adesso facciamo anche fatica a ricordare. Trent’anni da quando tanti crotonesi, con un inconsapevole appuntamento, si ritrovarono sul cavalcavia nord della città. Davanti a loro un esercito di poliziotti in assetto antisommossa li divideva dai propri cari, padri, parenti e amici, i lavoratori dell’Enichem, l’ex Montedison asserragliati per protesta all’interno dello stabilimento.

Quella serata scura ad un certo punto, quasi all’improvviso, si illuminò di uno strano arancione, ed un fumo grigio invase il cielo.

La rabbia scoppiò e i bidoni con il fosforo, messi “a guardia” dei cancelli, presero fuoco.

Era il 6 settembre 1993, quando i fuochi dell’Enichem accesero la passione di un popolo che non voleva rassegnarsi ad un destino avverso. La passione e l’ardore di quei fuochi che rappresentavano anche l’animo dei manifestanti e dei cittadini che sostenevano la causa hanno segnato la storia economica della città che, come sottolinea chi quella sera era presente, da quel giorno sta ancora cercando una nuova identità.

Sui binari in protesta, creando una “cortina sociale”, anche le donne di Crotone, mogli e figli degli operai, bloccarono la stazione ferroviaria, simbolo di una lotta che non c’è più. Sono le donne del 1993, in un’immagine storica ed irripetibile.

Il 6 settembre Crotone dovrebbe celebrare una delle date che hanno fatto la storia della città, una giornata che dovrebbe ricordare ad ogni singolo abitante di questo territorio che l’orgoglio è un qualcosa che brucia, e gli scatti di orgoglio sono sinonimo di voglia di vita, di fame di futuro. Il 6 settembre dovrebbe essere la “giornata dell’orgoglio crotonese”, dovrebbe… ma in realtà sarà una semplice giornata come tante, visto che, purtroppo, in molti ignorano questa data, quasi a voler cancellare quella pagina di storia. In quelle fabbriche, in quei resti di un passato industriale, tra quelle mura disabitate, le braci dei Fuochi dell’Enichem ardono ancora.